I doni di Madre Natura sono stati, fin dai tempi più antichi, grandi alleati della salute e del benessere dell’Uomo. Da sempre, infatti, piante, frutti, semi e radici sono impiegati nella medicina naturale così come nella cucina tradizionale. Proverbiale era, secondo la farmacopea antica, il potere curativo di alcune piante: il silfio, il dittamo, l’elleboro e la mandragora erano considerate preziosissime.
Dedicato ad un pubblico curioso e affascinato dal mondo antico è il volume edito da Aboca “I balsami di Afrodite. Medici, malattie e farmaci nel mondo antico”. Basato sulle più antiche fonti letterarie greche e latine, il libro offre uno sguardo ampio sui metodi curativi del mondo antico, in un’epoca in cui salute, malattie e relativi rimedi erano considerate emanazione diretta delle divinità.
Sull’uso e l’utilità delle erbe spontanee commestibili abbiamo un’ampia tradizione orale e scritta. Apprendiamo grazie a questa che per secoli è stata tramandata l’abitudine di andare per campi a raccogliere le erbe spontanee per uso alimentare e curativo. La “fitoalimurgia” (la conoscenza dell’uso delle specie vegetali a scopo alimentare) permette, potenzialmente, di seguire una dieta assolutamente naturale dai mille benefici, grazie alle piante commestibili: molte di queste, infatti, sono reperibili in tutte le stagioni.
Ad esempio, piante comuni e facili da trovare come l’asparago selvatico e l’ortica possono essere usate per preparare ottime zuppe e risotti. E’ bene, prima di intraprendere questo tipo di dieta, approfondire la proprio conoscenza in ambito di fitoalimurgia: “Ritorno alle radici. Le piante spontanee per l’alimentazione e la salute”, edito anch’esso da Aboca, è un manuale di facile consultazione e arricchito di immagini fotografiche che vi sarà utile ad identificare le piante commestibili e a conoscerne le modalità di raccolta.
Oggi come in passato, dunque, possiamo sfruttare con utilità la tradizione, grazie a quelle preziose risorse nutrizionali che sono le erbe commestibili e selvatiche. Anche esse, infatti, se utilizzate con criterio giocano un ruolo chiave nella salvaguardia della salute.