La Johnson & Johnson è uscita sconfitta da un processo che la vedeva accusata di aver provocato un cancro alle ovaie ad una cliente che ha usato il Borotalco per 35 anni. La multinazionale ha già fatto ricorso ma il prodotto fa male oppure no?
Il Borotalco, uno dei prodotti per la cura della persona più conosciuti al mondo, ha condannato la Johnson & Johnson ad un risarcimento di ben 72 milioni di dollari (che corrispondono ad oltre 65 milioni di euro). La multinazionale, infatti, ha appena ascoltato una sentenza atroce: il suo prodotto avrebbe provocato un tumore alle ovaie a Jackie Fox, una sua cliente fedelissima di 62 anni che ha ammesso di aver usato il Borotalco per almeno 35 anni. La donna è morta nel 2015 ma il Tribunale di St. Louis, Missouri, si è espresso solo adesso, emanando appunto una sentenza che impone una condanna pesantissima all’azienda.
Più che il danaro in sé è l’accusa a preoccupare: il talco è quindi cancerogeno? La Comunità Scientifica si è già divisa. Non esistono infatti prove certe del collegamento tra i prodotti a base di talco e i tumori. Nel suo verdetto, tuttavia, il tribunale ha affermato che la Johnson & Johnson non ha informato in modo adeguato i suoi consumatori circa i possibili pericoli della polvere. Al contrario, la multinazionale si sarebbe macchiata di “frode, negligenza e associazione a delinquere”. Già nel 2006 il talco era stato inserito nella lista delle possibili polveri per il corpo cancerogene. Il motivo è semplice: il talco, diffondendosi negli organi genitali, potrebbe causare infiammazioni croniche che a loro volta potrebbero favorire una formazione tumorale.
Questa ovviamente è solo una ‘possibilità’ e la multinazionale ha fatto ricorso alla sentenza affidandosi proprio all’assenza di certezze scientifiche. Il problema, qualora ciò dovesse rivelarsi esatto, è che il talco è presente in moltissimi prodotti per il corpo: prodotti per l’infanzia (sono stati proprio la Baby powder e lo Shower to Shower, secondo il Tribunale, a provocare il cancro alla signora Fox), ciprie, ombretti e saponi. Il talco è presente persino in alcuni farmaci come eccipiente. La Johnson & Johnson, pur essendosi detta ‘solidale con la famiglia della donna deceduta’, è decisa a dare battaglia per difendere il proprio prodotto. Più che la guerra legale in sé, probabilmente è una sola la risposta che sta a cuore ai consumatori: il talco può davvero provocare il cancro?
Foto: Facebook
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