#Match4Zara è un hashtag che può salvare una vita: Zara Al Shaikh ha urgente bisogno di un donatore di midollo compatibile e spera di seguire la scia di Sara Casalotti che l’aveva trovato grazie a internet.
La storia di Zara non è delle più fortunate: ha solo 13 anni eppure ha una rara forma di leucemia, proprio come la giovane Sara Casalotti. Qualche tempo fa l’iniziativa #match4Sara aveva permesso a quest’ultima di trovare un donatore compatibile sul web (la maglietta di Alessio Bernabei a Sanremo 2016 era dedicata proprio a questa vicenda), così Zara ha deciso di seguire il suo esempio e di fare lo stesso, sperando di emularne anche il successo. Per prima cosa ha creato l’account twitter ‘Match4Zara’, poi ha cominciato a scrivere. Dopo essersi presentata al popolo del web, il suo secondo tweet è stato esplicito: “Ho urgente bisogno di un trapianto di midollo osseo. Ho un gruppo sanguigno particolarmente raro a causa della mia etnia (Arabia/Gran Bretagna). Per favore aiutatemi a trovare un donatore compatibile“.
La risposta della rete non si è fatta attendere e la richiesta d’aiuto è stata retwittata più di 11.800 volte. Al momento ci sono una quarantina di tweet sul suo account e quasi tutte sono risposte ad altri utenti che chiedono informazioni sui test da effettuare, le registrazioni da fare e altre domande di carattere pratico. In altre parole il web si sta mobilitando e la corsa al donatore sta piano piano ingranando. Nel frattempo, il papà di Zara ha rilasciato alcune interviste per spiegare la situazione della figlia e ha trovato alcuni canali dai quali cercare donatori in tutto il mondo.
“Abbiamo pensato che non c’era nulla da perdere a provarci. Abbiamo pubblicato il primo tweet e abbiamo visto che le notifiche sul mio cellulare sono arrivate a raffica da tutto il mondo. Ciò ci fa sperare e fa sentire a Zara di non essere sola”, ha dichiarato papà Loua Al Shaikh. In molti hanno promesso di fare il test di compatibilità, non resta che aspettare di vederne gli esiti sperando che Zara venga salvata dal web proprio come è successo a Sara.
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