Quando si va al supermercato si è tentati da mille prodotti che ‘possono tornare utili’: poi però il frigorifero e la dispensa sono troppo pieni e alcuni alimenti finiscono per scadere ed essere buttati. Quando si guarda la data riportata sulla confezione il dilemma è sempre lo stesso: sarà ancora buono oppure no? D’altronde a nessuno fanno piacere gli sprechi, eppure non si può nemmeno mettere a repentaglio la salute mangiando cibo ormai avariati.
Oltre alle indicazioni tradizionali su questo argomento, ci sono delle informazioni aggiuntive fornite dall’ingegnere britannico Dan Cluderay: egli ha voluto documentarsi nel dettaglio, fare qualche ricerca e poi stilare la lista dei 10 cibi che possono essere mangiati anche dopo la scadenza. Il primo elemento chiave è la frase presente sul prodotto: “data di scadenza”, “da consumarsi entro” o “da consumarsi preferibilmente entro”? Nei primi due casi è meglio non sgarrare, mentre sul terzo se ne può sicuramente discutere (tant’è che la lista dei 10 alimenti è stata pubblicata sul sito Approved Food, dove vengono venduti cibi scaduti a prezzo scontato).
- Latte: non va per forza buttato. Qualche giorno dopo la scadenza può ancora essere bevuto, basta sentirne l’odore e lasciarsi guidare dal naso.
- Cioccolato: lo zucchero contenuto nelle tavolette lo rende molto più resistente.
- Patatine: stesso discorso del cioccolato, ma stavolta l’effetto ‘conservatore’ è dato dal sale.
- Yogurt: sembrerà strano, eppure può durare altre 6 settimane dopo la scadenza!
- Uova: l’unico criterio da seguire è quello ‘della nonna’. In una ciotola d’acqua, affondano o galleggiano? Se affondano sono ancora buone, se galleggiano sono da buttare (evidentemente si sono formati gas nocivi al loro interno).
- Formaggio stagionato: se si forma un po’ di muffa è sufficiente rimuoverla, mentre con i formaggi molli non si può assolutamente sgarrare. Se scadono, vanno buttati immediatamente.
- Pane: una scaldata nel forno restituirà croccantezza e bontà. Se invece presenta della muffa, dovrà finire direttamente nel secchio.
- Ketchup: se conservato in frigo potrà farcire i piatti anche un anno dopo la scadenza.
- Riso: stesso discorso del ketchup, soprattutto se è ancora chiuso sottovuoto.
- Frutta e verdura: consistenza molle e muffa sono gli unici indicatori di cui tener conto. In assenza si può procedere all’assaggio senza paura.
Foto: Facebook