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Gravidanza: se la mamma mangia tanto pesce, il bambino sarà più intelligente

È ormai noto che il comportamento della mamma durante la gravidanza ha un effetto notevole sul bambino che porta in grembo. Esistono numerose ricerche pronte a dimostrarlo e non si tratta solo di cattive abitudini quali il fumo, il consumo di alcol o la caffeina (anche se 1-2 caffè al giorno sono tollerabili). Anche le medicine e il cibo hanno un impatto molto forte sul bebè, tant’è che la lista degli alimenti da evitare è estremamente lunga. Un nuovo studio portato avanti da alcuni ricercatori spagnoli si è focalizzata su una categoria in particolare: il pesce. Se la donna incinta ne consumerà alcune porzioni a settimane (non servono quantità ingenti per ottenere i preziosi benefici) i loro bambini avranno maggiori probabilità di essere intelligenti. Nello specifico, i bebè dovrebbero possedere delle funzioni cognitive migliori e al tempo stesso diminuiranno le possibilità di autismo e patologie simili.

I ricercatori hanno intervistato quasi 2000 donne incinte in merito al cibo che assumevano, comprese le volte a settimana in cui mangiavano pesci grassi quali tonno, pesce spada e tonno pinna gialla, i pesci meno come lo sgombro, le sardine, le acciughe e il salmone, il pesce magro, quello affumicato e infine i crostacei. Gli scienziati hanno seguito le donne anche dopo il parto e hanno sottoposto i neonati ad alcuni test volti a misurare le loro funzioni cognitive dall’età di 14 mesi a quella di 5 anni.

È venuto fuori che i figli delle donne che consumavano più pesce durante la gravidanza avevano risultati migliori nei test cognitivi, in particolar modo all’età di 5 anni, e sintomi autistici in percentuali decisamente minori. Le donne che hanno riscontrato questi risultati così incoraggianti consumavano in media 500 grammi di pesce a settimana, che gli autori della ricerca hanno stimato essere circa 3 porzioni. Alle mamme più volitive e scrupolose interesserà un altro dato: per ogni 10 grammi in più rispetto ai 340 grammi settimanali raccomandati, i bambini registravano dei piccoli aumenti nei risultati dei test cognitivi. In altre parole, meglio abbondare per la salute del futuro pargolo… e per il palato della mamma.

Foto: Facebook

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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