Rio Abierto: la ginnastica emozionale argentina conquista l’Italia

Può la ginnastica curare anche lo spirito oltre al corpo? Sembra proprio di sì, almeno è quello che promette un nuovo metodo di allenamento che arriva dall’Argentina e sta conquistando sempre più proseliti anche nelle palestre italiane. Il nome è Rio Abierto (letteralmente “fiume aperto”) ed è una tecnica che si prefissa come scopo quello di liberare energie positive attraverso l’ascolto del proprio corpo. Ginnastica espressiva, musica, danza, teatro e gioco si fondono in un’unica prova di poco meno di un’ora, proposta da un paio di anni anche in molti istituti del nostro Paese. Con una richiesta sempre maggiore.

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Questa tecnica è fondata su tre punti cardine: il movimento guidato dalla musica, l’espressione creativa e la meditazione. Intervistata da La Repubblica, l’istruttrice di Rio Abierto a Roma Laura Nardini ha spiegato su cosa si basa questo particolare tipo di ginnastica emozionale: “Spesso le persone hanno paura di tirare fuori le proprie emozioni, così noi lavoriamo per aiutarle a manifestare il proprio essere perché con il Rio Abierto si impara a gestire la propria aggressività e a combattere ogni forma di stress“. Fisicamente, la maggior parte del lavoro è incentrato sulla postura, con esercizi di stretching e allungamento che permettono di rilassare i muscoli e allentare la tensione fisica, e di conseguenza quella emotiva. Ma anche il controllo della respirazione ha una grandissima importanza.

Rio Abierto: la ginnastica emozionale argentina conquista l'Italia

Non è un caso che la fondatrice di questa tecnica non è una allenatrice, bensì una psicologa: la sudamericana Maria Adela Palcos. Negli ultimi anni la sua scuola ha ottenuto numerosi riconoscimenti balzando agli onori della cronaca quando è stata pubblicizzata da alcune attrici di telenovelas argentine. In realtà la fondazione risale addirittura al 1966 quando la dottoressa di Buenos Aires decise di studiare un insieme di esercizi per aiutare la nota Susana Milderman, una ballerina costretta per problemi alla colonna vertebrale a lasciare il palco e a ritirarsi. Per quanto riguarda i corsi moderni, che sono leggermente cambiati negli anni, si predilige il lavoro di gruppo, ma ci si può esercitare anche individualmente.

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