Arrivano le feste natalizie, scoglio insormontabile di chi vorrebbe stare attento alla linea ma proprio non riesce a dire di no all’ennesimo bis “ordinato” dalla nonna di turno. Dopotutto uno strappo alla regola ci può stare no? Poi però arrivano i sensi di colpa e quella promessa fatta a se stessi, sempre uguale anno dopo anno: “da domani non ne voglio più sapere del cibo, da domani dieta“. Eppure bisogna sempre tenere a mente che ci sono i fatidici avanzi e dopo il pasto luculliano, nei giorni seguenti pare brutto non finire quello che si è iniziato. E i buoni propositi si rimandano. La dottoressa Sara Cordara, nutrizionista specialista in scienza dell’alimentazione e nutrizione sportiva, ha alcuni consigli per evitare sprechi e accontentare il palato ma allo stesso tempo rispettare il proprio corpo che chiede pietà dopo aver ingurgitato migliaia di calorie.
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“Bisogna intervenire su due fronti contemporaneamente: da un lato si lavora sui carboidrati che vengono ridotti e, per alcuni primi piatti, sostituiti con una pasta che non contiene calorie, perché composta da fibra naturale. Dall’altro ho voluto accontentare anche l’aspetto psicologico dei miei pazienti che non vogliono sentirsi privati delle golosità appena finito il Natale, e rischiano di mangiarle di nascosto e far fallire la dieta“. Si tratta di un regime alimentare da 1.300 calorie, che non si discosta molto da quello mediterraneo e assicura la perdita di 1 kg a settimana. La prima “P” sta proprio per pasta: la ZenPasta (shirataki, risino e Rigataki) non contiene zuccheri, grassi e proteine e soprattutto aggiunge una maggiore quantità di fibre migliorando quindi il transito intestinale (100 g di prodotto= 31.5 calorie circa e 13 g fibre). Alternarla alla tradizionale e al riso, un giorno sì e uno no, garantisce un ottimo effetto dimagrante.
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Una volta ridotti i carboidrati, il gioco è fatto tanto è vero che questo particolare regime alimentare concede anche di viziarsi assaporando i dolci tipici del Natale, ovvero panettone e pandoro (le altre due “P”), tre volte a settimana per colazione, più una a merenda. Questo non vuol dire quindi che è concesso abbuffarsi di queste prelibatezze, ma il non privarsene aiuta a perseguire senza sforzi l’obiettivo. Sono concessi 3 cucchiai di olio di oliva al giorno, mentre sono liberi aceto (di vino o di mele), spezie ed erbe aromatiche. La prima settimana è da escludere anche il pane/patate nel pasto serale, da inserire poi a partire dalla seconda e nella terza settimana. Alternare il più possibile gli ortaggi (a quantità libera), prediligendo quelli di stagione. Importante poi bere almeno 1.5 litri di acqua al giorno, anche gassata, e fare ogni settimana tre camminate a passo veloce. Una sera ogni sette poi cena libera, ma massimo 2 bicchieri di vino o 1 birra media. Banditi invece tutti i superalcolici e i cocktail perché troppo calorici e ricchi di zuccheri.
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