Da sempre impegnato contro il cancro, il professor Umberto Veronesi ha lanciato un allarme nei confronti delle abitudini alimentari degli italiani. Nonostante la presenza di materie prime d’eccellenza e di una tradizione culinaria di tutto rispetto, non sempre ciò che finisce a tavola è quanto di meglio ci si potrebbe augurare per la propria salute e il proprio benessere.
A risentirne non è solo la linea: qualche chilo in più non piace a nessuno ma resta l’ultimo dei problemi se paragonato a pericoli ben più gravi e nocivi. Il paragone fatto da Veronesi è nei confronti dello smog, uno dei nemici più pericolosi per l’uomo visto che favorisce la bronchite cronica, l’asma e persino alcune forme tumorali: ebbene, adottare una cattiva alimentazione è un pericolo addirittura peggiore. Molti italiani ritengono di essere attenti e di mangiare sano, eppure molti cibi nascondono insidie che la maggior parte delle volte passa sotto silenzio. La preoccupazione maggiore si riversa nei confronti della frutta (invasa dai pesticidi), verso il pesce (pieno di mercurio) e, infine, verso le merendine (a causa dei grassi saturi in esse contenuti).
Il professor Veronesi ha affermato che il 30 per cento dei tumori è causato dall’alimentazione. Facile capire quanti siano quindi i casi in cui opportune accortezza eviterebbero quelle patologie che spesso portano a terapie dure o addirittura alla morte. La lista dei cibi da evitare è lunga e scoraggiante, eppure questo non deve essere un motivo per trascurarsi. Sotto accusa persino il cioccolato e la schiume da barba (che pur non mangiandosi viene assorbita dalla pelle), accusati di contenere burro di cocco e olio di palma. La diatriba su questi alimenti divide le opinioni degli esperti, ciò che è certo è che la provenienza del cibo deve essere la prima caratteristica a guidare gli acquisti degli italiani. La salute non potrà che giovarne.
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