La spesa di Natale si fa su internet: le regole per risparmiare senza farsi fregare

Il commercio on-line è sempre più diffuso, complici le modalità d’acquisto sempre più semplici e la possibilità di risparmiare rispetto ai negozi tradizionali. Non sono solo oggetti e accessori ad essere acquistati: anche il cibo la fa da padrone, con prodotti tipici e generi alimentari che arricchiranno il prossimo cenone di Natale. Le recensioni aiutano a scegliere il venditore più affidabile nonché i prodotti più vicini alle proprie esigenze. In questo modo ci si sente al riparo da possibili fregature, ma è davvero così?

Ormai i metodi di pagamento sono piuttosto protetti e i casi di furti o clonazione delle carte di credito si sono ridotti drasticamente. Restano tuttavia alcuni dettagli cui prestare la massima attenzione per comprare su internet in maniera sicura. Sono soprattutto il Movimento difesa del Cittadino (Mdc) e il sito frodialimentari.it ad invitare tutti gli acquirenti del web a tutelarsi da alcune possibili frodi. In primis, le etichette: una recente indagine ha monitorato 106 siti specializzati nella vendita di prodotti alimentari e tra loro più della metà ha dimostrato di non rispettare affatto il Regolamento 1169 in materia di etichettatura. A mancare erano i riferimenti ad ingredienti ed allergeni, quindi i soggetti più a rischio farebbero meglio a tenersene alla larga..

Il diritto di recesso ha delle falle nel 65 per cento dei siti (ed è totalmente assente nel 15 per cento), eppure ciò non significa che si debba rinunciare ai propri diritti. Una volta appresa la normativa sul tema, nello specifico il cosiddetto “Codice del consumo” (modificato dal D.lgs 21/14 del 2014), l’acquirente ha 14 giorni dal ricevimento della merce per comunicare eventuali ripensamenti a prescindere da qualsiasi protesta del venditore. Infine, attenzione alle recensioni. Il 34 per cento delle persone coinvolte dal sondaggio “Cibo e recensioni on-line: vere o false?” ha ammesso di scrivere il falso, senza contare che molti venditori imbrogliano comprando pacchetti di recensioni o spingendo gli utenti a lasciare commenti entusiastici in cambio di qualche prodotto omaggio. Un pizzico di diffidenza in più porterà a verificare l’identità del venditore (chi è il soggetto con cui si sta parlando, quali sono i suoi contatti, possibilità di interazioni veloci) e a scampare anche questo pericolo.

Foto: Facebook

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