Come rivelano alcuni dati raccolti col progetto Psyche, presentati recentemente al 32° Congresso nazionale della società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) a Firenze, almeno una volta nella vita un italiano su dieci ha sofferto di depressione. Questo male, a lungo sottovalutato, ha però un nuovo nemico, ovvero la terapia chiamata Stimolazione Galvanica a correnti dirette (Tdcs) i cui primi risultati sono stati molto incoraggianti e riguardano anche le persone affette da autismo. A presentare questa nuova frontiera di cura sono stati psichiatri e psicologi di tutto il mondo, nel corso del convegno di aggiornamento a Villa Santa Chiara di Quinto di Valpantena (in provincia di Verona).
LEGGI ANCHE: LA TERAPIA DELLA LUCE CONTRO LA DEPRESSIONE
La terapia consiste nell’applicazione di deboli correnti sul cuoio capelluto. La Tdcs non è però una vera e propria scossa, la corrente è più bassa di quella utilizzata per una normale elettrostimolazione nei centri di fisioterapia, e durante il trattamento i pazienti sono coscienti e vigili, per cui possono leggere, telefonare e fare movimento. Nessun allarmismo quindi: non ci sono controindicazioni di sorta per i cardiopatici e per altre patologie. Il dottor Marco Bortolomasi, primario della clinica psichiatrica Villa Santa Chiara, ha sottolineato l’efficacia della terapia: “Sono stati trattati con Tdcs 500 pazienti con problemi di depressione grave. Età media 50 anni e prevalentemente donne. Siamo riusciti a togliere soprattutto l’ansia con somatizzazioni e a migliorare il sonno, componenti principali della depressione e ottenere una riduzione dei sintomi anche del 25%“. La metodica in particolare viene applicata soprattutto ai pazienti con gravi depressioni che non rispondono alle terapie farmacologiche.
LEGGI ANCHE: AUTISMO, VIA LIBERA ALLA PRIMA LEGGE ITALIANA
Secondo i dati presentati al convegno veronese, questo itinerario medico è altamente consigliabile anche per chi è affetto da autismo, con un miglioramento dei sintomi addirittura del 40%. “Questa corrente – spiega il prof. Carlo Miniussi, Neurofisiologo dell’università di Brescia – va a modificare la capacità di riposta dei neuroni. I circuiti neuronali che stanno alla base dei nostri comportamenti, se sono pigri possono essere riattivati e portare miglioramenti dello stato di umore. I pazienti possono sottoporsi a una o due sedute al giorno, di 20 minuti ciascuna, per una, due o tre settimane“.
Foto by Facebook
Il mondo dei trapianti sta vivendo un periodo di grande innovazione grazie agli xenotrapianti, ovvero…
La scoperta che uno shock settico possa essere causato da un batterio tipico della trota…
L’ictus rappresenta una delle sfide più gravi nel campo della medicina e della riabilitazione. Ogni…
Il Mountain Climber, conosciuto anche come "esercizio dello scalatore", è un movimento che ha conquistato…
Negli ultimi anni, il legame tra la natura e il benessere psicofisico è diventato un…
I bambini e i cani possono formare un legame speciale, ricco di affetto e gioia.…