Condom Challenge, i gavettoni con i preservativi invitano al sesso sicuro

Tirare l’acqua addosso a se stessi o ad un amico non è mai andato così di moda. In un primo momento sono stati proposti i gavettoni in favore della Sla, con l’Ice Bucket Challenge (che ha permesso di raccogliere diversi milioni in tutto il mondo). Ora modalità simili hanno scopi completamente differenti: si tratta del Condom Challenge e consiste nel lanciare un preservativo pieno d’acqua sulla testa del povero malcapitato di turno. Se l’operazione viene eseguita correttamente il profilattico avvolge completamente il viso del ‘volontario’, per poi esplodere dopo qualche secondo. Non tutti i tentativi però vanno a buon fine: i ‘palloncini’ sono estremamente elastici, a volte rimbalzano via e altre volte scoppiano a terra… Ciò che rimane, dopo ogni prova, è un gran divertimento. Risate a squarciagola, infatti, concludono ogni performance.

La rete si è riempita di video che vedono ragazzi e ragazze di ogni età alle prese con il Condom Challenge e il gioco sta diventando virale in pochissimo tempo. Su Twitter esiste già l’hastah #condomchallenge, ricco di filmati che mostrano questa curiosa novità in ambito di gavettoni. Lo scopo è quello di incoraggiare i giovani a fare sesso sicuro (lo stesso intento della Durex, che ha proposto l’emoticon a forma di preservativo nelle chat), mostrando al tempo stesso quanto siano resistenti i profilattici.

Sul fatto che sia divertente o meno ognuno potrà decidere per sé in base al proprio senso dell’umorismo. Ciò che viene criticato da molti, piuttosto, è il fatto che si utilizzi un dispositivo medico come il preservativo per fini ben diversi da quelli per cui è stato creato: esso è molto capiente e resistente, così l’acqua che vi è contenuta può causare danni anche gravi alla salute (fino ad ostacolare la respirazione). Nemmeno questo fermerà i burloni del Condom Challenge o si tratta di una mera esagerazione? Ma soprattutto, è legittima una domanda su tutte: si starà davvero ‘sensibilizzando’?

Foto e video: YouTube

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