Sfruttare la sostenibilità ambientale come vantaggio per la propria azienda: professionisti, piccole e medie imprese, unitevi tutti al grido di “Il successo è green!”. L’attenzione per l’ambiente, si sa, è un tema che ci sta a cuore. Il benessere del corpo e della mente deve convivere in equilibrio tra ecosistema e spazio personale. E’ proprio per questo che anche il mondo del lavoro può (anzi, deve) trasformarsi in un luogo capace di produrre ricchezza non solo economica ma anche e soprattutto sociale, in cui il rispetto della natura si pone come obbiettivo primario, aldilà del settore di appartenenza. Insomma, diciamocelo, un ambiente eco friendly è il primo passo verso un futuro fatto di civiltà, in cui il ripristino di condizioni “naturali” ripaghi Madre Natura di tutti gli abusi a cui l’abbiamo sottoposta (almeno) negli ultimi cinquant’anni.
Ma come può un libero professionista o una piccola/media impresa sviluppare un ambiente di lavoro rispettoso nei riguardi del nostro ecosistema? Nulla di più facile, specie considerando che da un insieme di piccoli gesti nascono azioni decisive.
Ecco i consigli da rispettare:
- La green practice è una risorsa: sembrerà banale ma imparare a concepire l’eco sostenibilità non come una prassi imposta, ma come un processo necessario all’ottenimento di buoni risultati è la prima regola da fissare nella mente di un imprenditore o, ad esempio, di un architetto che decide di mettersi in proprio. Entrare nell’ordine delle idee che ogni spreco è sintomo di mala gestione può diventare un ottimo strumento di valutazione delle proprie performance.
- Optare per sistemi ad alta efficienza energetica: gli sprechi sono il nemico numero uno delle imprese, considerando che l’elettricità pesa per circa il 70 per cento dei costi energetici. Dotarsi di macchinari ed elettrodomestici a basso consumo e illuminazioni a LED è senza dubbio un ottimo punto di partenza, ma è fondamentale possedere sistemi in grado di monitorare i consumi e ottimizzarli a seconda delle proprie esigenze. Tranquilli, non parliamo di software modello Nasa (tanto efficaci quanto costosi) ma di pacchetti per la fornitura luce pensati appositamente per le imprese.
MyEnergy, ad esempio, è un’offerta per il mercato libero di Eni che permette di scegliere, secondo le proprie abitudini di consumo, tre profili tariffari ideali per attività h24, giornaliere o notturne. Attraverso myEnergy meter, un dispositivo collegato al contatore, si rilevano in ogni istante i consumi. Questi ultimi sono sempre e facilmente consultabili da PC o smartphone (tramite un’apposita app) e, in caso di inefficienze o eccessi di consumo, si riceve in tempo reale un avviso, in modo da poter intervenire con la soluzione migliore e risparmiare sui consumi. Infine si ricevono anche notifiche con consigli mirati per gestire in modo efficiente l’energia per la propria attività. - Prediligere materiali naturali: per l’arredamento della vostra attività, del vostro studio o della vostra impresa, scegliete materiali a basso contenuto “sintetico”, dando precedenza a legno, bamboo, cellulosa, pietra e fibre naturali.
- Recupero di scarti e prodotti: qualunque sia la vostra attività, produrrete inevitabilmente dei rifiuti. Spesso però quello che non serve a voi può trasformarsi in qualcos’altro e diventare utile per terzi. Se non riuscite a smaltire i vostri “eccessi” non sottovalutate l’idea di creare una rete di scambio con le aziende che vi circondano, ottenendo a costo zero un vantaggio. Ad esempio: se la vostra impresa produce marmellate, donate gli scarti di prodotto (noccioli, bucce ecc.) ad un vivaio della zona per farne realizzare il compost da impiegare a sua volta nella fertilizzazione delle sue piante. In cambio potrete ottenere sconti sugli alberi da frutto. Utile no?
- Utilizzare imballi riciclati: non disfatevi semplicemente dei cartoni, utilizzateli per dargli un nuovo uso! Inoltre, se avete la necessità di incartare la vostra merce scegliete sempre e solo materiale riciclato: costa meno ed è anche più bello.
- Prediligere filiere corte: ottimizzate la logistica riducendo i passaggi al numero indispensabile. Siete proprio sicuri di aver bisogno di tre intermediari per reperire (o recapitare) il vostro prodotto? E siete proprio sicuri che il ritiro della merce (o delle pratiche) sia necessario negli orari di punta in cui il trasporto richiede un tempo più lungo e diventa quindi più dispendioso?
Vivere Green si può: basta solo ricordarsi che con un po’ di impegno riavremo indietro i nostri sforzi sotto forma di tramonti, cieli e mari bellissimi.
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