L’immagine delle castagne che si arrostiscono sul caminetto fa venire l’acquolina in bocca in qualsiasi momento della giornata. Il gusto di questo frutto resta infatti uno dei più amati in assoluto. Se il suo apporto energetico potrebbe preoccupare le persone più attente alla linea (10 castagne costano circa 200 calorie all’organismo), è pur vero che esistono dei modi per integrarle nella propria dieta senza dover rinunciare alla forma fisica. Una volta trovato il modo di mangiare le castagne senza doversi sentire in colpa, la domanda sorge spontanea: come cucinarle?
Sono 4 i modi più comuni (e semplici) per cuocere le castagne: bollirle con tutte e due le bucce (basta sciacquarle e metterle in una pentola); cuocerle con la sottile pellicola che le avvolge, dopo averle private dello loro caratteristico guscio marrone; abbrustolirle al forno, facendo loro un profondo taglio che permetterà la cottura sia all’esterno che all’interno; arrostirle sul fuoco in una grande padella bucata. Il sapore varia di poco, tra una cottura e l’altra: quelle bollite saranno certamente più molli e avranno un sapore più delicato, quelle arrostite saranno più croccanti e dal gusto più deciso. A cambiare, piuttosto, è l’apporto calorico: bollire le castagne permette di ridurlo notevolmente, conservando al tempo stesso tutti i minerali contenuti (soprattutto calcio, fosforo, zinco e manganese).
Un altro aspetto su cui è utile informarsi è come conservarle: sarebbe un vero peccato dover buttare le castagne a causa di qualche verme molesto che ha deciso di trasferirsi al loro interno. Dopo averle lavate, lasciate in ammollo per una giornata e poi asciugate accuratamente con un panno da cucina possono essere tenute anche per un paio di mesi. In alternativa, si può creare una purea (basta lessarle, pelarle e poi frullarle: si otterrà un’ottima base per dolci tra cui il Mont Blanc), congelarla oppure creare delle vere e proprie marmellate. In quest’ultimo caso bisogna tuttavia fare attenzione allo zucchero: le castagne non sono acide e deperiscono in fretta, quindi la quantità di zucchero deve arrivare almeno al 60 per cento.
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