Ragazza sonnambula suona il pianoforte mentre dorme: la spiegazione scientifica [VIDEO]

Poco tempo fa il video della dodicenne Isabelle che suona il pianoforte mentre dorme ha strabiliato e diviso gli animi, con una buona parte degli utenti dei social che gridavano alla bufala. In effetti il filmato, che proponiamo in calce alla notizia e che è stato effettuato dai genitori della piccola, è decisamente particolare e mostra questa ragazzina che, con la testa appoggiata allo strumento musicale, compone note anche con una certa disinvoltura, pur continuando a russare. Verità o uno scherzo ben congegnato? Difficile se non impossibile stabilirlo, però la realtà è che durante la notte trovare i propri figli a vagabondare in casa da addormentati è più comune di quanto si creda.

Comune soprattutto nei bambini, il sonnambulismo è un disturbo del sonno che porta chi ne soffre a compiere movimenti o azioni, a volte anche complessi, senza averne coscienza e continuando a dormire. La causa è data da una ipereccitabilità della corteccia cerebrale che da un lato impedisce il sonno profondo e dall’altro mantiene attivi i meccanismi di veglia e di sonno. Di solito, gli episodi si verificano quando il soggetto è nella fase non-REM, priva di sogni. Se, invece, si è sonnambuli durante la fase REM potrebbe trattarsi non di sonnambulismo ma di REM beaviour disorder (RBD), disturbo del comportamento del sonno REM, caratterizzato da un’intensa attività motoria mentre il soggetto sogna.

Per evitare che accadano inconvenienti e che questi soggetti corrano dei rischi è bene essere consapevoli di quel che si dovrebbe fare. La prima regola è quella di non svegliarli, ma guidarli lentamente e con delicatezza sulla via del letto. Interrompere bruscamente il sonno, potrebbe provocare una reazione rabbiosa, ma anche un attacco di panico e quando si tratta di soggetti magari più anziani questo potrebbe causare addirittura problemi cardiaci.

Questo disturbo può essere ereditario, quindi chi ne ha sofferto da piccolo, meglio presti più attenzione ai propri figli. Per fare in modo che non accada, spesso basta scegliere una stanza fresca e buia dove far riposare i soggetti, senza luci di computer o televisione. La sera, evitare cibi speziati o cene troppo pesanti prima di andare a letto e alcolici (ovviamente quando si parla dei soggetti adulti) che, nonostante facciano cadere presto in un sonno profondo, possono causare risvegli continui durante la notte. La durata di questi episodi varia da diversi minuti a mezzora.

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