Cibi pronti: molti contengono più zuccheri di una lattina di Coca-Cola

Il popolo americano non è certo famoso per le proprie sane abitudini alimentari. Ciononostante, è stata condotta un’indagine per mettere sotto esame i cibi pronti che vengono venduti in quantità industriali nella maggior parte dei supermercati di tutto il mondo (e l’Italia non è certo esente). I marchi analizzati sono stati numerosi ma in pressoché ogni caso l’attenzione è caduta sul dato più allarmante: la quantità di zuccheri contenuti (ecco l’effetto sul corpo umano) . Se infatti tutti sono pronti a scagliarsi contro la Coca-Cola e l’effetto nocivo che può avere sul corpo, lo stesso furore dovrebbe essere riservato anche ai cibi pronti.

Nella maggior parte dei casi, infatti, lo zucchero di questi alimenti (comodissimi per chi lavora, d’altronde) è addirittura superiore a quello di una lattina della celebre bevanda. La Coca-Cola ne contiene 35 g, mentre i precotti arrivano tranquillamente a 50-60. In poche parole, una sola confezione supera il fabbisogno giornaliero di un adulto. Anche le ricette più insospettabili possono riservare brutte sorprese: pasta, pollo, riso, uova, piselli… Tutti possono rivelarsi dannosi tanto per la linea quanto per la salute.

Cibi pronti: molti contengono più zuccheri di una lattina di Coca-Cola

Che fare quindi, rinunciare a prescindere? Il solito consiglio è leggere bene le etichette, visto che le leggi in materia sono piuttosto severe e impongono chiarezza. E proprio impugnando questo punto si sono difesi i produttori: “I nostri cibi pronti hanno etichette parlanti che specificano zucchero, calorie, sale e grassi. Forniamo ai nostri consumatori tutte le informazioni necessarie affinché possano fare la loro scelta”, ha affermato un addetto ai lavori. Eppure a volte si cerca di raggirare l’acquirente più distratto. Come? Scrivendo i valori nutrizionali per mezza porzione di prodotto o per 100 g, a fronte di una confezione molto più grande. Cucinare in casa sarebbe la soluzione più efficace ma anche più complessa per risolvere la questione; al tempo stesso, molti Paesi (tra cui gli Stati Uniti) stanno cominciando a pensare di introdurre una legge che sanzioni i cibi fautori di sovrappeso e obesità. A quel punto, i produttori sarebbero davvero costretti a farsi un esame di coscienza e a rivedere tutte le proprie ricette.

Foto: Twitter

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