Il varicocele è la patologia più spesso associata all’infertilità maschile, ma nonostante questo sono ancora molti gli uomini che si accorgono di soffrirne soltanto in uno stadio avanzato e il fatto che sia asintomatico non aiuta di certo. Anche per questo è importante sapere che la prevenzione, intesa come visita di controllo specialistica, rimane la più grande alleata per la salute riproduttiva. Questo disturbo si caratterizza per la presenza di varici venose a carico del testicolo. Prevalentemente colpisce più il sinistro del destro, per una questione di conformazione anatomica dei vasi sanguigni e compare solitamente dopo la pubertà, intorno ai 16/17 anni, mentre è più raro si manifesti in età infantile.
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Un varicocele piccolo non dà sintomi, mentre quando diventa più grande si sente pesantezza o dolore al testicolo, che tende ad aumentare se si sta in piedi a lungo, si sollevano pesi o si compie una attività sportiva intensa e faticosa. Quando è abbastanza grande è perfino visibile e palpabile anche dal paziente stesso, soprattutto se si sta in piedi: sulla superficie dello scroto si nota un ammasso tortuoso che, al tatto, ha la consistenza di un sacchetto. Una volta scoperto, ci sono due tipi di terapia, quella chirurgica e quella sclerosante, entrambe eseguibili con diversi metodi. Non sempre i due interventi migliorano il numero e la qualità degli spermatozoi. I risultati più apprezzabili si ottengono se il varicocele è recente, altrimenti il danno ai tubuli seminiferi può essere irreversibile.
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Chi è colpito da questo disturbo soffre spesso anche di altre malattie legate alla circolazione venosa, come ad esempio le varici o le emorroidi, che hanno una predisposizione familiare che può essere trasmessa da entrambi i genitori. Dal punto di vista costituzionale, il varicocele colpisce in prevalenza i soggetti longilinei e nonostante leggende metropolitane l’attività fisica, anche se intensa, non è di per sé una causa. Tuttavia intensi e prolungati aumenti di pressione addominale, come quelli che si accompagnano ad alcune discipline sportive, possono accentuare una condizione di varicocele già presente. Ci sono anche casi di recidive, che si verificano soprattutto nei gradi più avanzati e si manifestano nel 3-5 per cento dei pazienti operati.
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