Era stato annunciato lo scorso luglio e sono bastati pochi mesi per farlo divenire realtà: il decreto legislativo antifumo è stato approvato alla Camera e prevede alcuni importanti divieti. Il primo, quello più atteso e voluto, riguarda l’uso delle sigarette in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza, ma dal 2016 sarà proibito fumare anche nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli Irccs pediatrici, nonché in quelle dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia. In più, non si potranno vendere ai minori sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina e prodotti di nuova generazione. Sui tempi di entrata in vigore il ministro della Salute Beatrice Lorenzin assicura: “Entro Natale 2015“.
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Oltre il divieto dei pacchetti da dieci sigarette, dunque, nuove stangate per i fumatori con le pene per chi dovesse infrangere i divieti piuttosto severe: per quanto riguarda gli automobilisti si va da una contravvenzione da 161 a 646 euro, mentre per chi si mostra recidivo (seconda volta nel giro di due anni) scatta il ritiro della patente. L’inasprimento delle sanzioni riguarda anche la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione ai minori. La multa va dai mille ai 4mila euro ed è prevista la sospensione della licenza per tre mesi alla prima violazione. Quando questa è commessa più di una volta, oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria, è prevista la revoca della licenza all’esercizio dell’attività.
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Un’altra vittoria nella difficile battaglia contro il fumo che solo in Italia provoca 83mila vittime l’anno mentre nel mondo si stima uccida circa 6 milioni di persone. Nonostante la legge Sirchia del 2003 per lo stop al fumo nei luoghi chiusi abbia portato un calo dei fumatori, la strada è ancora lunga e nel nostro Paese, i fumatori sono poco meno di dieci milioni. Il dato più preoccupante riguarda i giovani: ben il 23,4% degli studenti dei primi anni delle superiori afferma di fumare e di questi, il 63,9% ha comprato i pacchetti di sigarette dall’esercente nonostante il divieto di vendita ai minori.
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