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Adolescenti in palestra: qual è l’allenamento migliore? Non tutti i corsi vanno bene

Quando un adolescente sceglie uno sport di squadra i vantaggi sono numerosi: la possibilità di inserirsi in un gruppo di coetanei è sempre positivo, visto che permette di superare timidezze e blocchi riuscendo così a ‘crescere’ nel senso più ampio del termine. Se però calcio, basket, pallavolo o rugby proprio non lo attirano, probabilmente la scelta finirà col ricadere sulla palestra. Una volta iscritti, la domanda da farsi è una sola: quale corso seguire?

Nella maggior parte dei casi il corpo degli adolescenti si trova in una fase di sviluppo ancora non perfettamente matura, nella quale i cambiamenti sono all’ordine del giorno: lo sviluppo fisiologico, morfologico, sessuale, ma anche quello cognitivo e sociale hanno bisogno di supporto e non possono certo essere lasciati al caso. Al contrario, è importante sfruttare al meglio questo periodo in cui l’apprendimento motorio raggiunge il suo picco: coordinazione, forza, resistenza e velocità si trovano al massimo del loro potenziale e l’allenamento non può non tenerne conto.

Più questo sarà vario, meglio sarà. Ogni sessione di fitness deve infatti essere capace di stimolare il più possibile l’adolescente e soprattutto deve coinvolgere in maniera equilibrata tutte le fasce muscolari. Il rischio è quello dell’iper-sviluppo di alcune parti a scapito di altre, nonché la creazione delle cosiddette ‘specializzazioni precoci’: gesti ripetitivi e movimenti sbagliati possono minare il corretto sviluppo di tutte le funzione del corpo. Il livello di allerta è quindi massimo.

Quando il trainer creerà la scheda d’allenamento, dovrà scegliere una serie di macchinari il più variegata possibile, cui dedicarsi in sequenza. Le ripetizioni, per cominciare, non devono essere alte (14-16) ma andranno ad aumentare col passare dei giorni. Non tutti gli adolescenti troveranno tutto ciò divertente e stimolante (soprattutto ora che i selfie rischiano di diventare vietati): una valida alternativa può essere rappresentata da un corso con l’istruttore. Il Circuito, dinamico e ricco di esercizi a corpo libero, è quanto di meglio si possa scegliere. Squat, piegamenti, tapis roulant e step non faranno certo sentire spaesato il novello atleta.

Foto: Facebook

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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