Pressione arteriosa, il livello ottimale è 120 mmHg: come farla scendere

Due adulti su dieci soffrono di pressione alta nonostante i valori considerati ancora normali della massima siano fino a 140 torr (ovvero millimetri di mercurio). Un recente studio del National Institute of Health negli Stati Uniti consiglia di abbassare il livello verso la cosiddetta pressione “ottimale”, ovvero 120 mmHg. Questo per i dati emersi dalla ricerca effettuata su persone di oltre 50 anni che hanno mostrato infatti come nel gruppo passato da una massima di 140 mmHg a una di 120 si siano registrati tassi inferiori di infarto, ictus e morte prematura. In attesa che si prenda una decisione in tal senso, sarebbe opportuno monitorarla di frequente e soprattutto provare a contenerla seguendo alcuni semplici consigli.

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Il primo è quello di ridurre il consumo di sale. Per le esigenze del nostro organismo, è sufficiente la quantità già contenuta naturalmente negli alimenti. Molti ne consumano dai 9 ai 12 grammi al giorno, ma la raccomandazione ufficiale dell’American Heart Association parla di 3 o 4 grammi. Un recente studio pubblicato su The New England Journal of Medicine ha dimostrato come dimezzare il consumo di sale ha comportato una diminuzione di 6,7 punti della pressione sistolica. Anche la caffeina è nemica degli ipertesi, non fosse altre perché si tratta di un vasocostrittore, quindi sotto stress il cuore pompa più velocemente e la pressione, inevitabilmente, sale. Ancora più a rischio i fumatori: aumentano le probabilità di ipertensione arteriosa e quindi possibili infarto cardiaco, ictus cerebrale e altre malattie delle arterie.

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Per abbassarla più velocemente è consigliabile una dieta ricca di frutta, verdure e fibre e povera di sodio, che riduce ulteriormente la pressione arteriosa sistolica di circa 3 punti rispetto a un regime alimentare normale. Ma ci sono anche rimedi naturali come aglio e biancospino che hanno un buon effetto. Ma accompagnata da una regolare attività sportiva dà ancora più risultati. Nei casi (rari) in cui, pur tenendo conto dei consigli sopra elencati, non si ottenga un abbassamento della pressione, bisogna rivolgersi alla medicina, potendo contare su un buon numero di farmaci (diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, calcio-antagonisti, antagonisti del recettore dell’angiotensina II) che presi da soli o combinati daranno risultati soddisfacenti, facendo calare drasticamente i rischi. Infine, esistono anche pratiche di meditazione che mirano a migliorare la concentrazione e ridurre l’ansia. E possono anche abbassare la pressione sanguigna. Uno studio ha mostrato come la meditazione trascendentale riduca la pressione di quasi 5 punti.

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