Il 30 settembre 2015 Elisabetta Canalis ha dato alla luce la sua prima figlia, Skyler Eva Perri, e ha deciso di condividere con i suoi fans le foto della sua piccola su Instagram postando una foto con un commento eloquente: “La mia vita è piena d’amore grazie a voi. Benvenuta al mondo”. Il parto della showgirl è stato esemplare: nessuna complicazione l’ha messo a rischio. La bellezza della neo-mamma non fa certo pensare all’età, eppure 37 anni non sono pochissimi per mettere al mondo il primo figlio. Non che la Canalis sia un’eccezione: ormai l’età media per cominciare a fare figli va dai 35 ai 44 anni.
Solo qualche decennio fa il fenomeno avrebbe sorpreso e probabilmente scandalizzato: le nonne di oggi diventavano mamme in età molto più tenera. Una serie di fattori sociali e culturali ha spostato in avanti l’età biologica delle donne, ma è lecito domandarsi quale effetto ciò abbia su mente e corpo. A livello mentale, la donna a 40 anni è matura, pronta ad assumersi ogni responsabilità e anche ad affrontare qualche rinuncia (meno uscite, meno divertimenti) senza troppi sacrifici. Tutto questo sarebbe vissuto con maggior forzatura a 20 o 30 anni, se si vuole in parte generalizzare il discorso.
A livello fisico non esistono vere e proprie controindicazioni verso una maternità per così dire ‘matura’. Il concepimento può tuttavia diventare più complicato, visto che alcuni organi cominciano a manifestare segni di usura e la fertilità si abbassa. Inoltre aumenta il rischio di complicazioni genetiche che possono portare a malformazioni o patologie. Ma niente allarmismi: la possibilità di mettere alla luce un bambino perfettamente in salute restano superiori al 90 per cento. I 9 mesi di gravidanza potrebbero essere più complicati, visto che cresce la possibilità di soffrire di ipertensione e diabete. Anche in questo non bisogna però preoccuparsi più di tanto: il corpo femminile è programmato per fare figli fino alla menopausa. Al di sotto di questa soglia, tutto è concesso. La bella mamma Elisabetta è una delle testimonianze viventi (e probabilmente la vedremo presto al lavoro, come avvenuto per altre sue celebri colleghe).
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