L’agopuntura è una forma antica di medicina cinese che prevede l’inserzione di aghi in punti specifici del nostro corpo per curare patologie di varia natura. La sua efficacia è ormai provata a livello scientifico e da qualche anno viene utilizzata, con ottimi risultati, anche in medicina estetica. Tanto che questi trattamenti sono considerati come la più valida alternativa naturale a metodiche invasive quali la chirurgia estetica, i peeling chimici all’acido glicolico e i filler con la tossina botulinica. L’ultima (in ordine cronologico) a farne uso è niente di meno che la supermodella Bar Refaeli, che in vista del suo matrimonio si è sottoposta ad alcune sedute per far risplendere il suo viso prima del fatidico sì. E naturalmente ha fatto partecipi i suoi fan più accaniti, che tramite i social hanno potuto gustarsi le foto del prima e dopo la cura.
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Ma come si può ottenere un risultato cosmetico attraverso degli aghi? Il principio su cui si basa tale metodica è che la stimolazione di specifici punti sul viso aumenti il flusso sanguigno, la rigenerazione cellulare e la produzione di collagene, eliminando così le rughe sottili e diminuendo drasticamente la profondità di quelle più marcate. Solitamente un trattamento prevede circa dieci sedute con cadenza mono o bi-settimanale. Già dopo le prime risulta evidente una diversa luminosità del viso e in breve vi è un netto miglioramento del tono della pelle. In più, come nel caso della top model israeliana prossima alle nozze, si può aggiungere una maschera di collagene, e in questo caso gli aghi, non solo migliorano la circolazione, ma agevolano anche l’assorbimento della sostanza rilassando la muscolatura sottostante, per un risultato ancora più veloce e duraturo.
Per chi ancora non si fidasse di questa tipologia di trattamento, è bene sottolineare che è priva di effetti collaterali importanti e che è praticamente indolore. Gli aghi impiegati, rigorosamente sterili e monouso, sono di acciaio, non sono cavi e presentano un diametro di pochi decimi di millimetro. Il paziente generalmente sente appena (o per niente) l’infissione dell’aculeo ed è normale che durante la stimolazione del medesimo, avverta un leggero fastidio in loco e a volte anche a distanza. Queste leggerissime sensazioni (da un lieve formicolio o intorpidimento a una minima scossa elettrica) indicano l’attivazione delle strutture nervose e la corretta esecuzione della manovra agopunturale. E se lo assicura Bar Refaeli un motivo ci sarà.
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