L’amore per il fitness e per la forma fisica, se esasperato, come tutti gli eccessi porta conseguenze anche gravi. È il caso della bigorexia, una sorta di moderna anoressia che nasce da una percezione sbagliata del proprio corpo. Chi ne soffre è un amante dei pesi e dei muscoli che, nonostante all’esterno appaia come un moderno braccio di ferro, allo specchio si vede esile e flaccido. Il Telegraph ha portato alla luce dati allarmanti: tra i frequentatori delle palestre, infatti, ne soffre 1 uomo su 10.
Come tutte le forme di dismorfofobia (cioè le fobie che nascono da una visione distorta del proprio aspetto esteriore), l’individuo non riesce ad essere obiettivo con se stesso e soffre perché non si vede come vorrebbe. Chi è affetto da bigorexia – patologia che prende questo nome proprio dalla passione per i pesi e per il bodybuilding – inizia con l’andare in palestra regolarmente (uno dei buoni propositi per eccellenza) ma le sue aspettative crescono allenamento dopo allenamento. Non vedendo allo specchio risultati soddisfacenti né un fisico abbastanza muscoloso, si passa all’uso (e poi all’abuso) di vitamine e steroidi. I casi più gravi arrivano persino alla depressione e al suicidio.
Il fenomeno purtroppo è in crescita e la causa principale è uno squilibrio nel cervello che impedisce una visione oggettiva e razionale dei fatti. Anche i fattori esterni possono dare il proprio contributo negativo: ideali irraggiungibili e prepotenze subìte possono avere ripercussione su soggetti particolarmente fragili. La bigorexia è stata presa così sul serio da spingere alla creazione della Body Dysmorphic Disorder Foundation. Rob Wilson, il presidente della Fondazione, ha dichiarato: “Ci si guarda ossessivamente allo specchio e in molti casi si prendono anabolizzanti e integratori per far crescere sempre di più bicipiti e pettorali”. A nulla servono le rassicurazioni di amici, mogli e familiari: il malato continuerà a vedersi inadeguato finché non sarà lui a capire di avere un problema e di volerlo superare.
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