Il numero di fast food McDonald’s presenti nei luoghi più disparati della Terra dimostra quanto i suoi prodotti vengano apprezzati dai consumatori, nonostante sia stato spiegato più e più volte quante calorie contengano e quante pecche ci siano a livello igienico. Pur essendo note tutte queste informazioni (negative), il business McDonald’s rimane ai vertici della ristorazione low-cost e ai suoi rivali in affari non resta che sperare in qualche passo falso.
Un’infografica che mostra gli effetti di un Big Mac sul corpo umano ha l’intento di sottolineare ancora una volta quanto i valori nutrizionali restino decisamente fuori la porta del fast-food. Se n’è occupato il sito Fast Food Menu prices, specializzato in questo tipo di tematiche e piuttosto obiettivo nell’individuare cosa funziona e cosa no nelle varie catene di ristorazione low-cost presenti sul mercato. Quando si mangia un Big Mac, dopo 10 minuti le calorie del panino favoriscono la produzione di dopamina e per questo si prova piacere. Al tempo stesso, però, si innesca un meccanismo di dipendenza e si avrebbe così voglia di mangiarne ancora. Dopo 20 minuti si unisce anche la sensazione di fame, conseguenza del sale e degli zuccheri presenti nel panino. Il sale provoca infatti sintomi simili a quelli della disidratazione e i due stimoli possono essere confusi.
Dopo 30 minuti l’appetito è più forte che mai e il bilancio dei valori nutrizionali è piuttosto pesante: quasi un grammo di sodio (l’uomo dovrebbe assimilarne meno di 5 grammi al giorno) e 540 calorie. Il sodio costringe inoltre il cuore a pompare più sangue, aumentando il rischio di infarti. Dopo 40 minuti la fame non si sarà placata e la colpa a questo punto sarà dell’insulina, stimolata dagli zuccheri e pronta a chiedere altro cibo. Dopo 60 minuti, la digestione dovrebbe essere a buon punto. Il condizionale tuttavia è d’obbligo, visto che nel caso del Big Mac potrebbero volerci anche 3 giorni a causa dell’elevata quantità di grassi trans insaturi. E Fast Food Menu prices avverte: “Nel peggiore dei casi, potrebbero volerci anche 51 giorni”. Chissà se anche stavolta arriverà il BuzzFeed di turno a ridimensionare le accuse (come nel caso della Coca-Cola) o se stavolta non ci sarà proprio nulla da smentire. Ciò che è certo è che i Big Mac, come ogni giorno, continueranno ad essere venduti in quantità industriale.
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