Animali in casa e pet therapy: il cane Ettore che chiede scusa ne fa riscoprire i benefici

Il video del cane Ettore che chiede scusa al suo padrone dopo aver combinato un piccolo guaio in casa ha letteralmente fatto il giro del web: 20 milioni di visualizzazioni in pochissimi giorni (chi non l’avesse visto lo troverà in basso). Nel video vediamo Ettore abbracciare il padrone con le orecchie basse, mentre lui lo rimprovera (senza troppa convinzione in realtà) per aver scavato tra i cuscini del divano. Impossibile restare seri e severi di fronte ad una simile dimostrazione d’affetto. Le riprese, affidate alla sua compagna, durano solo pochi minuti, eppure sono sufficienti a capire il legame tra il ragazzo e il labrador. La coppia – o piuttosto il ‘trio’, Ettore compreso – è diventata celebre e ha rilasciato numerose interviste.

Le loro dichiarazioni hanno portato in primo piano i benefici del contatto quotidiano con gli animali, capaci di dare un amore incondizionato che inevitabilmente fa bene all’uomo. Proprio il rapporto di affetto che si viene ad instaurare riesce ad aumentare la propria felicità e ad allontanare il senso di solitudine in cui a volte si può cadere. Essere accolti dal proprio cane o gatto quando si rientra in casa migliora la propria autostima, aiuta l’espressione delle proprie emozioni e rende più socievoli. Le persone che soffrono di depressione dovrebbero adottare un cucciolo prima di andare in farmacia: è stato infatti dimostrato che la convivenza con un animale porta un enorme miglioramento dell’umore. Ottimi effetti anche sugli anziani, che non si lasciano avvolgere da quella negativa sensazione di inutilità quando si trovano ad accudire il proprio amico a quattro zampe. I benefici arrivano anche al cuore visto che i livelli di serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore, restano alti riducendo la possibilità di infarti.

Proprio da questi principi nasce d’altronde la pet therapy, ovvero la cura di patologie che alla medicina tradizionale affianca l’impiego di animali. Di solito si ricorre a cani, gatti, delfini, cavalli o asini, a seconda delle preferenze o fobie del paziente. L’efficacia maggiore si vede nei malati meno collaborativi, i quali riescono a superare le proprie reticenze. Pazienti con problemi fisici e neurologici, bambini autistici, tossicodipendenti e detenuti sono i primi soggetti a poterne verificare l’efficacia. L’Italia è all’avanguardia nel settore della pet therapy in quanto offre una formazione specifica e un accreditamento nazionale, definiti da linee guida approvate dallo Stato nei primi mesi del 2015. Il rapporto animale-uomo presenta una lista di vantaggi talmente lunga che sopportare i peli in casa o qualche graffio sul divano (tanto amato da Ettore) non sarà poi così tragico.

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