Direttamente dall’Expo di Milano emergono i dati sugli alimenti del futuro e, un po’ a sorpresa, si scopre che le alghe sono tra i protagonisti annunciati della tavola degli italiani e la loro commercializzazione è già uno dei pochi settori dell’economia nostrana (ed europea) in forte crescita. Non si tratta più solo di un piatto esotico, bensì di un cibo alla portata di tutti per i costi contenuti, ma anche per il sapore ricco e molto più assortito di quel si possa pensare: non importa se si è vegetariani, vegani o si segue una dieta più tradizionale, ormai esistono persino in formato snack e quelle al sapore di bacon, per soddisfare qualsiasi palato.
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E sempre all’esposizione universale dedicata all’educazione alimentare in scena nel capoluogo lombardo è stata presentata una startup del Bel Paese che unisce la produzione di alimenti a base di questi nutrienti vegetali e l’impegno sociale, ossia Algae Factory, nata dall’incontro di Stefania Abbona e Pierluigi Santoro nell’Università Wageningen in Olanda, che intende produrre merendine salutari a base di alghe. L’elemento fondamentale di questo progetto è la spirulina, un cianobatterio con alto contenuto proteico, ricca di vitamine, minerali, amminoacidi essenziali e Omega-3 e 6. La Fao lo ha definito un ingrediente fondamentale per combattere la fame nel mondo, ma è solo una parte dell’iniziativa: ogni volta che uno degli snack verrà acquistato, parte del ricavato sarà destinata a un’organizzazione no-profit per costruire spirulina-farms in Africa.
In Italia le alghe si sono fatte conoscere da poco tanto che si importa ancora il 90% della richiesta, mentre negli altri Paesi europei si stanno già sbizzarrendo con piatti di ogni tipo: la Oregon State University ha da poco studiato la dulse (Palmaria palmata), un’alga rossa che solitamente cresce selvatica nelle coste del Pacifico e dell’Atlantico del Nord e che in alcune nazioni come l’Irlanda viene usata per insaporire alcuni piatti, perché una volta cucinata ha un sapore del tutto simile al bacon. E in Gran Bretagna la catena di supermercati Tesco ha introdotto da tempo nel suo reparto verdure cestini di alghe fresche. È proprio nel Regno Unito infatti che il mercato è in aumento esponenziale: una crescita della domanda del 180% negli ultimi mesi. E l’Italia, spiegano gli esperti, non starà a guardare.
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