In principio di consigliava di dormire almeno 8 ore a notte. Si è passati poi a suggerire di dormirne anche qualcuna in meno, purché si conservi una certa regolarità nel numero di ore e nell’orario in cui si va a letto. Queste avvertenze tuttavia devono fare i conti con ritmi di vita sempre più serrati e con i divertimenti notturni che vengono scelti da un numero sempre più vasto di persone (giovani e non). Una notte brava non è certo un peccato capitale, eppure dormire poco non deve affatto diventare un’abitudine. Un’infografica creata da Yahoo Health spiega in quali rischi si corre di incappare se si dorme sistematicamente per meno di 6 ore a notte. E stavolta l’infografica sembra inattaccabile: difficilmente verrà smentita come quella dedicata alla Coca-Cola. Meglio quindi prestare attenzione al suo contenuto.
I primi a soffrirne saranno gli occhi, che appariranno stanchi, pesanti, e gonfi. Non andrà meglio alla pelle, che si mostrerà stanca e meno luminosa. La notte è il momento in cui le cellule si rigenerano con maggior intensità e il corpo non può certo privarsi di questo processo senza incappare in spiacevoli conseguenze. Anche metabolismo e sistema immunitario ne risentiranno: ecco perché ci si potrebbe ammalare più facilmente e ingrassare. Se l’abitudine di dormire poche ore si protrae nel lungo periodo, i rischi aumentano esponenzialmente: potranno verificarsi sbalzi d’umore cronici o addirittura casi di diabete e problemi di cuore.
Insomma, dormire qualche ora in meno del necessario aumenterà la possibilità di divertirsi, prepararsi al meglio per un esame o preparare con calma un’importante riunione di lavoro, ma le conseguenze saranno molto più gravi e a ben pensarci forse il gioco non vale la candela. Dormire poco, semplicemente, non fa stare bene né fuori né dentro. L’infografica ha lo scopo di chiarire nel dettaglio questo concetto, analizzandone gli effetti organo per organo. Probabilmente l’idea di razionalizzare il problema aiuterà a convincere i meno disciplinati a tornare sulla retta via, concedendosi uno strappo alla regola solo una volta ogni tanto. Per non fare la fine dell’ometto immaginato da Yahoo.
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