In città non c’è più ormai un numero elevatissimo di fontanelle. Quelle rimaste vengono spesso prese d’assalto, soprattutto col bel tempo, per rinfrescarsi e bere qualche sorso (l’acqua rimane la bevanda migliore per evitare disidratazione e disturbi cardiovascolari). In molti si saranno chiesti se queste fontanelle garantiscono un livello d’igiene sufficiente (recenti analisi hanno sollevato d’altronde lo stesso quesito nei confronti delle case dall’acqua, ben più innovative e dispendiose). Ebbene, queste tradizionali fonti di refrigerio non possono essere né promosse né bocciate. I rischi in cui ci si potrebbe imbattere sono numerosi e non è possibile escluderli tutti a priori.
Di sicuro l’igiene è molto più elevata rispetto a 30-40 anni fa, quando adulti e bambini si ammalavano di polio attraverso l’acqua. Ormai questo tipo di malattia non è più contemplata e bere non potrà portare altro che batteri, nella peggiore delle ipotesi. In città l’acqua delle fontanelle è la stessa che viene fuori dai rubinetti di casa e può certamente essere considerata di buona qualità. Il problema purtroppo è l’incuria dei cittadini, che non fanno attenzione alla propria saliva né a quella dei cani che si portano a passeggio. L’acqua viene certamente trattata e purificata di continuo, eppure alcuni germi possono essere trasmessi. La componente più ‘pericolosa’ tuttavia non è l’acqua, bensì la fontanella in sé.
Sembrerà strano, eppure quelle di cui bisogna diffidare maggiormente sono le parti che vengono toccate con le mani. Proprio come i pomelli delle porte, i corrimano delle scale, le transenne della metropolitana, anche orlo e manico della fontanella sono i principali diffusori di batteri. I casi di persone infettate dall’acqua o che hanno avuto problemi dopo aver bevuto sono pochissimi. Il ricircolo garantisce un livello d’igiene sufficiente e non ci si deve privare di questa risorsa cittadina. Di sicuro sarebbe meglio appoggiarsi il meno possibile alla fontana e soprattutto non avvicinare troppo le labbra alla canna dalla quale esce l’acqua (importante spiegarlo anche ai bambini): il sistema immunitario del proprio corpo ringrazierà vivamente.
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