Si avvicina la Settimana del benessere sessuale, organizzata dalla Fiss (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica) dal 28 settembre al 3 ottobre a Roma e, in occasione di questo importante, evento sono iniziate alcune indagini sul rapporto degli italiani con il sesso. Il primo dato che balza all’occhio è che ai maschi del Bel Paese non piace il preservativo. Quasi un uomo su due (il 45% degli intervistati) afferma di non usare il profilattico perché diminuisce il piacere, mentre è appena il 9,5% ad ammettere di aver paura di non mantenere l’erezione nell’indossarlo. L’1% infine rinuncia perché troppo caro. Ma la ricerca ha anche cercato di capire quanto ne sanno dei pericoli che comporta fare sesso senza precauzioni.
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Il 46,8% degli uomini presi in esame sa che il rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili è alto, mentre il 28,50% ritiene sia basso e che comunque ne valga la pena. Più consapevoli invece per quanto riguarda le gravidanze indesiderate: il 50,7% pensa che l’eventualità sia alta e solo il 2,93% degli intervistati è pienamente sicuro della sicurezza del coito interrotto quindi a ritenere inesistente l’eventualità di una paternità non voluta. Stupisce infine il dato secondo cui il 48,62 del campione maschile preso in esame non conosca i metodi più moderni di contraccezione femminile come il preservativo per le donne o che, quasi peggio, ritenga non sia affar suo. Semplicemente impensabile ai giorni d’oggi.
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Le donne sono più consapevoli che senza preservativo il rischio contagio di malattie sessualmente trasmissibili è alto (52,43%) ed è un pericolo inesistente e irrilevante solo per l’1,27% del campione intervistato. Cambiano ovviamente i parametri anche nelle risposte alla domanda sulla possibilità di rimanere incinta: alta per il 62,50% e altissima per il 22,46%. Ecco spiegato perché il 44,94% delle ragazze, a differenza degli uomini, preferisce il preservativo alla pillola (migliore opzione nell’atto sessuale per il 32,49% dei casi). Oltre il 10% non disdegna i metodi naturali, mentre nelle ultime posizioni in quanto a contraccezione si trovano anello vaginale (5,27%) e spirale (2,74%). L’unico dato veramente incoraggiante di questa ricerca emerge dal fatto che quasi la totalità degli intervistati (98%) si dica favorevole all’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole. Visti i risultati ce ne sarebbe davvero bisogno.
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