Chi ha paura di aghi e siringhe può tirare un bel sospiro di sollievo perché nel prossimo futuro per fare i vaccini non ci sarà più bisogno di sottoporsi a quella che per molti bambini e qualche adulto è considerata una vera e propria tortura. Grazie agli studi di ricercatori giapponesi dell’università di Osaka, pubblicati di recente sulla rivista Biomaterials, è stato messo a punto un cerotto che contiene microaghi di acido ialuronico in grado di inoculare efficacemente e in tutta sicurezza il vaccino antinfluenzale. Una volta che “ha compiuto il suo dovere” si scioglie con facilità sciacquandolo con l’acqua.
L’obiettivo di questo progetto non è solo venire incontro a chi non tollera le siringhe, ma è soprattutto quello di avere vaccini semplici da usare, economici e privi dei rischi connessi all’uso di aghi. Tolto qualche caso limite nel nostro Paese, a livello internazionale il pericolo di infezioni è molto concreto e ovviamente riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo, dove le vaccinazioni di massa sono essenziali. Togliere la necessità dell’iniezione da parte di personale sanitario ridurrebbe la probabilità di complicazioni e renderebbe il tutto anche più economico, facile e sicuro. Il dottor Shinsaku Nakagawa, tra gli ideatori di questa ricerca, ha presentato il prototipo di questo cerotto speciale, chiamato MicroHyala, sperimentato su un gruppo di volontari per metterlo a confronto con antinfluenzali tradizionali veicolati tramite siringa e i risultati sono stati più che incoraggianti.
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“Aver verificato che il cerotto è privo di rischi e che funziona quanto i vaccini tradizionali, in alcuni casi perfino meglio, è un grosso passo avanti” ha affermato il ricercatore, per poi continuare: “In passato era stato valutato l’impiego di microaghi in silicone o metallo, ma non erano sicuri perché potevano rompersi rilasciando frammenti nella cute, un pericolo del tutto superato con il cerotto che si riassorbe. Inoltre, l’applicazione di MicroHyala non provoca alcun tipo di dolore o fastidio e può essere fatta da chiunque, anche da personale senza una preparazione medica: per questo pensiamo che possa essere un sistema di vaccinazione vantaggioso ovunque, ma in particolar modo nei Paesi in via di sviluppo dove le risorse sanitarie sono limitate e il bisogno di vaccinazioni, non solo antinfluenzali, è enorme“.
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