Beatrice Lorenzin è il Ministro della Salute (suo il decreto che vieta 7 sostanze dimagranti) e al tempo stesso la mamma di due gemelli neonati. Se la maternità è già di per sé un compito complesso, la difficoltà aumenta esponenzialmente se si parla di due (o più!) gemelli. La vita va letteralmente riorganizzata, le ore di sonno diminuiscono, lo stress subisce delle inevitabili impennate. Tutto ciò lega entrambi i genitori, ma coinvolge la madre ad un livello più profondo in quanto allattano e vivono la difficile fase post-partum. Il Ministro Lorenzin, premettendo il fatto di ritenersi privilegiata rispetto alle altre mamme, ha raccontato la sua esperienza in un’intervista rilasciata a La Stampa.
“Piangono insieme, hanno fame insieme: quando hai finito col secondo è già ora di ricominciare. Ma intendiamoci, non mi lamento: la felicità compensa di gran lunga la fatica“. È così che la Lorenzin descrive alcuni aspetti di quella che è la sua vita dal 7 giugno 2015, data in cui ha partorito i suoi gemelli Francesco e Lavinia. “Non c’è più grande distinzione tra giorno e notte. Faccio sonnellini da astronauta, poi, quando finisco di allattare, lavoro”. In altre parole, poco sonno e molto stress: “È una fatica fisica e psicologica. Sono due bambini: ci vuole un’attenzione non doppia, ma al cubo”. Al momento il Ministro si sta occupando dei figli insieme alla baby sitter e alla famiglia: i propri cari, in questa fase, possono davvero essere preziosi.
È importantissimo saper chiedere aiuto: amici e parenti rappresentano infatti un valido supporto emotivo, oltre che un aiuto a livello pratico. Non bisogna avere la sindrome del supereroe: i genitori non perdono di autorità se ammettono che il compito è impegnativo e che sono stanchi. Caricare se stessi di troppe aspettative può rivelarsi deleterio e può far apparire ogni piccolo fallimento come la più grande delle sconfitte. È importante riposarsi appena i gemelli dormono. Quei momenti non sono moltissimi e non bisogna perderne nessuno! Attività fisiche rilassanti come lo yoga o passatempi come andare dall’estetista o fare una passeggiata possono essere d’aiuto. Non bisogna dimenticarsi che, oltre ad essere genitori, si è anche persone.
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