Chirurgia estetica e giovanissimi: liposuzione, acne e mastoplastica sono i più gettonati

I modelli ai quali si ispirano i ragazzi sono sempre più spesso personaggi famosi che hanno fatto ricorso alla chirurgia estetica per qualche ‘ritocchino’. La conseguenza è che un numero crescente di loro si rivolgono alla chirurgia sin dall’età dell’adolescenza. Quanto vedono allo specchio è troppo diverso rispetto agli esempi di bellezza perfetta cui sono abituati e ciò li spinge a ricorrere alla medicina estetica per eliminare ogni difetto. Il problema è più allarmante di quanto non sembri, perché sottoporsi ad un’autocritica così feroce impedisce agli adolescenti di rapportarsi serenamente agli altri. In altre parole, il disagio provocato dal proprio corpo crea problemi anche in ambito relazionale.

Affidarsi alla chirurgia estetica è la risposta che si danno in molti. Nella maggior parte dei casi i genitori non sono affatto contrari a questa soluzione così estrema. Al contrario, sono proprio loro a riversare sui figli le proprie angosce irrisolte e a spingerli a porre rimedio. Il chirurgo estetico Piero Rosati ha descritto alcuni casi: “Alcuni figli correggono le orecchie a sventola perché il padre ha sofferto per questo problema. Le giovani si sottopongono all’aumento del seno spinte dalle madri che magari regalano l’operazione per il diciottesimo compleanno”.

Le operazioni più gettonate nella fascia di giovani che va dai 18 ai 25 anni sono fortunatamente di lieve entità. Si parla soprattutto di terapia per l’acne, liposuzione e mastoplastica additiva. I ragazzi vogliono un volto liscio e privo di imperfezioni; le ragazze desiderano piuttosto un corpo esile e formoso e per questo cercano di ottenere una taglia in meno di jeans e una in più di reggiseno. Una curiosità viene infine dai maschietti: la loro ambizione è un corpo glabro, perfettamente depilato, eppure intervengono sulla calvizie per godere di chiome più fluenti. C’è stata infatti un’impennata di questo tipo di intervento dai 24 anni in su.

Il fenomeno della chirurgia estetica non è una novità, ma i dati degli ultimi anni segnalano sicuramente un notevole aumento. Ancora non siamo ai livelli degli Stati Uniti e dei suoi botox party (feste durante le quali si offre botulino agli invitati), ma di sicuro sarebbe auspicabile un’inversione di tendenza che spinga a valorizzare i propri pregi naturali (o, perché no, migliorarsi con l’allenamento) più che a ostentare una perfezione chirurgica spesso persino poco affascinante.

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