Samantha Cristoforetti e il sonno nello spazio: “Su di me esperimenti per curare l’insonnia”

L’insonnia è un disturbo che affligge oltre 17 milioni di italiani stando alle stime del 2014 (con un aumento di 5 milioni di unità rispetto al 2009) e circa il 60 per cento della popolazione ne ha sofferto almeno una volta nel corso della propria vita. Questa patologia peggiora la qualità della vita in generale e il suo impatto arriva a ripercuotersi anche sul sistema cardiovascolare, muscolare, scheletrico e sull’apparato digerente. L’insonnia spesso è causata da stress o abitudini di vita troppo sedentarie e monotone, ma tanto le cause quanto le soluzioni sono argomenti piuttosto spinosi su cui si continuano ad effettuare ricerche (qualche trucco può tuttavia migliorare la situazione).

Ne sa qualcosa l’astronauta Samantha Cristoforetti, tornata sulla Terra l’11 giugno 2015 dopo una missione nello spazio durata 6 mesi. In una recente intervista la Cristoforetti ha parlato infatti di alcuni esperimenti a cui si è sottoposta nel sonno: “In assenza di gravità il sonno ha una qualità minore e viene studiato per trovare soluzioni anche per chi sulla Terra soffre di questa patologia. Mi è stata applicata una maglietta molto aderente con dei sensori. Un piccolo accelerometro misurava le variazioni causate dalla meccanica del cuore, una pompa con valvole che si aprono e si chiudono. Sono rimasta affascinata dai tracciati”. L’amatissima astronauta italiana ha raccontato il modo in cui preferiva dormire, alternando le fluttuazioni del sacco a pelo all’ancoraggio tra le pareti. Il bilancio finale è stato positivo sotto questo punto di vista e la Cristoforetti si è detta soddisfatta del modo in cui è riuscita a dormire.

Lo sforzo per il corpo, tuttavia, è stato maggiore del solito: “A fine giornata scontavo un accumulo di stanchezza rispetto al normale. Ma era dovuto alla concentrazione di anidride carbonica: sul nostro pianeta viene eliminata dalla fotosintesi mentre nella Stazione Spaziale non si può ridurre a livelli così bassi”. A casa la Cristoforetti ha cominciato subito la riabilitazione per tornare alla normalità. Tra le terapie, quella del sonno: “Ho dormito molto, per rigenerare il corpo”. Il sonno è prezioso proprio per le sue proprietà rigeneranti e chissà che proprio gli esperimenti condotti su di lei non aprano scenari innovativi per la cura dell’insonnia su scala mondiale.

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