Gli effetti curativi del mare erano noti sin dai tempi dell’antica Grecia e ancora una volta risulta saggio prendere spunto dal passato per ritrovare il benessere perduto. L’ingresso della Shell Therapy nelle spa è stata ideata nei Paesi orientali e in Europa ha preso piede prima in Slovenia e solo negli ultimi anni è giunto nei centri di bellezza e terapici di molte località costiere italiane. Molto simile all’Hot Stone Massage e con chiari rimandi alla Stone Therapy, il massaggio con le conchiglie è un trattamento prettamente rilassante e solitamente viene preceduto da un bagno caldo, meglio ancora se con acqua termale.
La scelta di utilizzo di ogni conchiglia, più levigate o più ruvide, compatte o appuntite, allungate o sferiche, dipende dalle zone da trattare. Alcune parti del corpo necessitano maggiori sollecitazioni di intensità e di estensione differente. Ad esempio sul volto si usano varietà piccole e lisce per drenare e levigare dolcemente la cute. Sull’addome e sul décolleté si preferiscono invece conchiglie piuttosto grosse e levigate, per una stimolazione delicata. Sulle gambe si rivelano più adatte alcune forme tondeggianti, con la superficie curva e lucida, che sono molto gradevoli al tatto. Infine per eseguire manovre sulla pianta dei piedi e sui palmi delle mani, si impiegano forme coniche, appuntite e con la superficie più ruvida.
Le manovre con le conchiglie sono in genere carezzevoli, ampie e avvolgenti ma non mancano passaggi in cui si esercita un’azione più decisa e profonda, come ad esempio sulle gambe, dove si adottano tecniche di drenaggio linfatico e di stimolo per la circolazione sanguigna. Il rilassamento è tale che chi si abbandona al massaggio non è più in grado di distinguere la mano di chi è all’opera dalla conchiglia. L’apice del rilassamento, poi, si raggiunge alla fine del trattamento quando le conchiglie, avvicinate alle orecchie di chi viene trattato, lasciano che il suono del mare concluda l’esperienza multisensoriale.
Foto by Facebook