Nell’eterna lotta tra i sessi, chiedersi quale sia quello che sopporta meglio la fatica potrebbe sembrare quasi banale. Non è stato così per l’Università di Lione, che ha voluto indagare proprio questa questione pubblicando poi una curiosa ricerca sulla rivista scientifica Medicine&science in sports&exercise. Il team di ricerca, diretto da John Temesi e di base a Saint Etienne, nel laboratorio di fisiologia dello sport dell’università di Lione, ha testato la condizione muscolare e nervosa delle gambe di 20 maratoneti, 10 maschi e 10 donne, dopo aver affrontato una gara di ben 110 km.
Attraverso alcuni macchinari di elettrostimolazione nervosa e muscolare installati in corrispondenza di cranio e arti inferiori, è stato possibile misurare gli effetti dello sforzo su cervello, sistema nervoso e muscolatura. Per gli uomini è stato un duro colpo: sono stati proprio loro, infatti, a registrare un maggior affaticamento e anche una maggiore difficoltà di allungamento del muscolo estensore del ginocchio (diminuito del 38% rispetto alla misurazione avvenuta prima della corsa, contro il 29% delle donne). Sonante sconfitta anche per la reattività dei muscoli flessori del piede: il calo è stato del 23% negli uomini e solo dell’8% nelle donne. A quanto pare il gentil sesso sa riprendersi più in fretta dalla fatica e sopporta meglio lo sforzo fisico, per buona pace della tradizione che continua a definirlo il “sesso debole”.
Temesi ha motivato in questi termini la bizzarra ricerca portata avanti: “Si sa poco sulle differenze di genere nel recupero dalla fatica sportiva e si ipotizzava che le differenze delle performance fra donne e uomini calassero con l’aumentare dello sforzo”. Quanto ai risultati ottenuti, il ricercatore non ha nascosto la sua sorpresa nel constatare che le donne sanno recuperare più fretta la fatica, ma ha aggiunto: “Così si spiega anche come le donne abbiano spesso performance migliori nelle lunghe distanze rispetto agli uomini”. Se vorranno tenere il passo, i signori probabilmente faranno bene ad affidarsi almeno ad un buon integratore alimentare…
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