Pensieri, preoccupazioni, rumori improvvisi, zanzare e soprattutto il caldo afoso che non lascia scampo. Passare una notte in bianco capita alla maggior parte delle persone e per i motivi più disparati, ma non è il caso di farne un dramma anche se non è certo piacevole trascorrere le ore buie con gli occhi sgranati, specialmente se il giorno dopo si deve affrontare una giornata ricca di impegni. Il rischio è che chi soffre d’insonnia (ma anche a chi capita solo una volta ogni tanto) reagisca alla stanchezza in modo inappropriato e, così facendo, non riesca a recuperare realmente la stanchezza fisica e mentale che ne segue. Ecco perché sarebbe saggio seguire alcuni consigli di base per dare nuova carica al nostro corpo.
Il dottor Giovanni Covini, responsabile Servizio Check-Up e Capo Sezione di Medicina Epatologia dell’ospedale Humanitas di Milano, suggerisce innanzitutto di “iniziare la mattina con una doccia tiepida“. E prosegue: “la colazione non deve essere troppo abbondante. Un caffè o un cappuccino con dei carboidrati (pane e marmellata, ad esempio) sono un ottimo carburante per affrontare le prime ore del giorno“. Meglio non esagerare con i caffè in quanto l’effetto farmacologico della caffeina dura parecchie ore interferendo con il fisiologico ciclo circadiano del sonno. Piuttosto è fondamentale l’idratazione, come precisa il medico: “Bisogna bere molto, evitando bevande eccitanti o energetiche e privilegiando acqua naturale o succhi di frutta. Sono logicamente sconsigliati gli alcolici per tutta la giornata in quanto hanno un potente effetto sedativo e potrebbero compromettere i riflessi già penalizzati dalla nottata insonne“.
Nonostante la forte tentazione è sconsigliato anche il classico riposino pomeridiano. Il primo rischio è quello che, dopo una notte in bianco, non riusciremmo più a risvegliarci dopo una o due ore, ma soprattutto bisogna tener presente che anche questo è un potente destabilizzatore dei cicli fisiologici. Dopo il lavoro, quando si torna a casa meglio evitare di stare di fronte al televisore: “la luce intermittente interferisce con i meccanismi della melatonina, sostanza indispensabile per la regolazione del ciclo sonno/veglia” afferma lo specialista. Se il sonno dovesse sopraggiunge troppo presto (col rischio poi di svegliarsi nel bel mezzo della notte), una passeggiata all’aria fresca può essere un metodo per riprendere le forze e posticipare il crollo atteso dopo una nottata insonne.
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