Le allergie non vanno mai in vacanza, e anche se la primavera è la principale indiziata quando si tratta di intolleranze patologiche, l’estate in realtà non è certo da meno, anzi. Tra le reazioni più insidiose durante i mesi più caldi, soprattutto per tutti coloro che frequentano le località balneari, sono tre quelle che devono destare maggiore attenzione: punture di insetti, bruciature di meduse e creme (abbronzanti ma non solo). Gli specialisti della Società italiana allergologia asma e immunologia clinica (Siaaic) hanno stilato una sorta di vademecum per aiutare le persone a riconoscere i sintomi allergici e curarli prima che possano peggiorare. Per prima cosa si è focalizzata l’attenzione sulle allergie legate alle punture di insetti.
Ogni anno numerose persone vengono punte da api, vespe e calabroni, insetti appartenenti alla famiglia degli Imenotteri che quando pungono iniettano nella vittima il loro veleno. Nella maggior parte dei casi le punture si risolvono spontaneamente e durano al massimo qualche ora. Massimo Triggiani, presidente della Siaaic spiega: “Una puntura può provocare disturbi alla respirazione, calo della pressione e reazioni ben più gravi. Per evitarle bastano poche accortezze come non indossare abiti di colore sgargiante, non fare movimenti bruschi, non usare cosmetici profumati, conservare con cura e ben chiusi i rifiuti domestici“. Il pericolo non è soltanto nell’aria, ma anche nell’acqua. La reazione anafilattica al veleno delle meduse può peggiorare quando si è fatto uno sforzo fisico o con l’assunzione di antiinfiammatori nei giorni precedenti. In caso di puntura bisogna stare calmi, respirare normalmente, uscire dal mare e lavarsi la parte colpita con acqua salata.
Non metteteci quella dolce e lasciate stare i rimedi naturali come pietre calde e sabbia, mentre ammoniaca e urina potrebbero infiammare ulteriormente. Vietato anche grattarsi e, se potete, richiedete un gel astringente al cloruro d’alluminio. Ma, purtroppo, non è facile trovarlo. Infine occhio alle creme solari e ai cosmetici anche se le reazioni allergiche sono piuttosto rare, ma in aumento. Eustachio Nettis, docente universitario di Bari e membro Siaaic svela che è “sempre meglio preferire prodotti che abbiamo meno di dieci ingredienti in quanto meno irritanti e meno allergizzanti e che abbiano un contenuto di filtri chimici basso. I prodotti erboristici, nonostante possano sembrare innocui o privi di sostanze allergizzanti, in realtà potrebbero indurre delle reazioni cutanee anche molto importanti ed in misura maggiore qualora ad essi vengano aggiunte altre sostanze non dichiarate“.
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