Questa che è appena cominciata sarà una settimana di afa e temperature oltre i quaranta gradi, grazie a Caronte, il più temibile degli anticicloni africani a matrice subtropicale sahariana. Come difendersi da questo opprimente caldo? La prima cosa che viene in mente è utilizzare un condizionatore per rinfrescare il luogo dove si vive o si lavora, e non è un caso che ormai questi macchinati sono perennemente accesi in uffici, negozi, case e anche in auto. Non bisogna però dimenticarsi che si corrono anche alcuni rischi per la propria salute. La maggior parte di essi sono legati ai filtri, ma non solo.
Il primo pericolo è nello sbalzo termico che altera le nostre difese immunitarie, dando il via libera a virus e batteri. Per prevenire raffreddori, mal di gola, tonsille ingrossate, tosse, febbre e nei casi peggiori infezioni alle vie respiratorie, è necessario evitare di tenere i condizionatori a temperature troppo basse e prendersi qualche minuto prima di passare dal caldo al freddo, e viceversa. Le persone con malattie cardiovascolari (per fortuna in rari casi) rischiano l’arresto cardiocircolatorio, quando entrano da fuori in stanze dotate con l’aria condizionata, perché il cuore deve compiere uno sforzo maggiore per accomodarsi a una temperatura inferiore. Innanzitutto, la temperatura dell’aria condizionata non sia mai impostata con più di 5 gradi di differenza rispetto alla temperatura esterna all’ombra. Dato poi che l’aria fredda può favorire le infiammazioni dei tendini, le tonsilliti e i dolori articolari è molto importante evitare di esporsi direttamente al getto, possibilmente direzionandolo verso l’alto.
Fondamentale, inoltre, sottoporre gli apparecchi a una regolare manutenzione: se i filtri non vengono regolarmente puliti, si rischia un accumulo di polveri, fumo, acari, microrganismi, pollini e altre scorie, che vengono inesorabilmente messi in circolazione nella stanza quando il climatizzatore è in funzione. I più colpiti sono i soggetti asmatici e chi soffre di allergie, che dovrebbero essere particolarmente attenti alla qualità dell’aria che respirano. La malattia più comune è la sinusite, ma ci sono patologie più gravi come riinite, laringite o perfino polmonite che sono dirette conseguenze dei condizionatori sporchi. Ecco perché bisognerebbe farli pulire da specialisti almeno ogni due mesi.