Divieto di fumo in automobile: nuova legge in arrivo con multe salate

Il divieto di fumo in automobili potrebbe divenire realtà, e perfino in tempi brevi, per la gioia dei salutisti e la disperazione delle persone che hanno questo vizio. A volere al più presto questa legge sono diversi senatori di Forza Italia, i quali hanno intrapreso un’accesa battaglia contro le sigarette all’interno delle vetture, con l’obiettivo di modificare il codice della strada introducendo l’articolo 173-bis, ovvero: “È vietato al conducente fumare durante la marcia“. Le pene per chi dovesse infrangere il divieto sarebbero piuttosto severe: si va da una contravvenzione da 161 a 646 euro mentre per chi si mostra recidivo (seconda volta nel giro di due anni) scatta il ritiro della patente.

Una normativa di questo tipo esiste già in altri Paesi d’Europa come Inghilterra e Svezia, approvata al fine di ridurre il numero di incidenti stradali o quantomeno il rischio di provocarli o di distrazione. La relazione dei parlamentari italiani parla di “imprevisti dietro l’angolo sull’uso della sigaretta in auto“, considerando che i mozziconi mettono in pericolo anche l’intero ecosistema circostante con la possibilità di incendi sulle sterpaglie a bordo strada e un conseguente ostacolo alla visibilità. Ma non solo: dito puntato anche contro il gesto di eliminare dall’abitacolo di una auto in corsa la sigaretta reo di “provocare, a contatto con il vento, la dispersione all’interno delle autovetture di ceneri accese che possono causare incendi all’interno del veicolo stesso“.

Una vittoria per il presidente del Codacons Carlo Rienzi, il quale in tempi non sospetti affermava che “il 15% degli incidenti stradali dovuti a distrazione è riconducibile al fumo di sigaretta: basti pensare è di 11,5 secondi la media di distrazione mentre si fuma al volante“. Ma questa possibile legge sposa anche la battaglia intrapresa dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin che vuole continuare a promuovere il divieto delle sigarette e simili in auto in presenza di minori essendo ormai acclarati i danni da fumo passivo soprattutto tra i giovanissimi. Si attendono altre cattive notizie per chi ha questo vizio, ma bisogna sempre ricordare che il fumo è ancora oggi la prima causa di morte. In Italia muoiono per patologie legate a esso circa 70mila persone l’anno.

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