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Categories: Salute

Protezione solare: come leggere le etichette e scegliere i prodotti

L’estate si avvicina a grandi passi e come ogni anno il dubbio più grande non riguarda la scelta della meta delle vacanze, bensì quella sui prodotti migliori per proteggersi dal sole. Su quale base si fa questa scelta? Abitudine, pubblicità, economia sono le risposte più immediate, ma con la salute non si scherza e bisognerebbe essere pienamente consapevoli dei benefici dei prodotti che si comprano per proteggere la pelle. Secondo un’indagine dei medici della Northwestern University Feinberg school of medicine di Chicago solo il 43% dei consumatori capisce la definizione più comune, riportata sui flaconi dei solari, cioè l’Spf, che indica il livello di protezione dai raggi UV-B del sole, responsabili insieme agli UV-A di differenti tipi di tumori della pelle scatenati dal sole.

La prima cosa da fare, non ce ne vogliate, è quella di buttare la crema, l’olio o lo schermo solare rimasto dallo scorso anno. Anche se non scaduto, non ha più l’efficacia che aveva l’estate passata. Detto questo meglio sfatare qualche luogo comune. La protezione totale non esiste. Le creme e gli oli solari proteggono dai raggi UV a diversi livelli, anche in base al tipo di sole e all’orario in cui si prende. La commissione europea che ne permette la distribuzione spiega che la scritta “protezione bassa” corrisponde a 6-10, la “media” a 15-25 e la “massima” a 30-50. Ce n’è qualcuna che ripara leggermente di più ma l’unico modo per stare al sicuro dai danni del sole è mettersi all’ombra, e a volte neppure basta.

Altra leggenda riguarda le creme resistenti all’acqua. Water resistant, Very water resistant e waterproof: i prodotti non sono mai resistenti all’acqua al 100% e queste diciture si riferiscono a un bagno di 20 minuti di media, al massimo due immersioni di quella durata nel caso dei Very water resistant. La scelta più saggia è quella di rispalmare la crema dopo essersi bagnati. C’è da sottolineare che l’elenco degli ingredienti adotta un linguaggio, detto Inci, obiettivamente poco comprensibile, ma è molto utile se ci sono allergie e con l’aiuto del dermatologo è possibile scegliere i prodotti che non contengono una eventuale sostanza che irrita o provoca reazioni.

Redazione

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