Non occorre essere affetti da ludopatia per giocare d’azzardo, spesso gli italiani rischiano sperando di vincere quella somma che possa dare una svolta alla loro vita e in media puntano un intero stipendio nell’arco di un anno. È il dato emerso da una stima elaborata da Redattore Sociale che ha preso in considerazione l’intera popolazione italiana, anche quella inattiva, quindi il problema non può che essere di più ampia portata. Tra gratta e vinci, slot machine, scommesse e lotterie ogni italiano spende in media 1.431 euro in gioco d’azzardo.
LEGGI ANCHE: LO SHOPPING COMPULSIVO È COME L’ALCOLISMO: UNA PATOLOGIA
Dall’analisi dei dati contenuti nel ‘Libro blu’ dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli appare d’altro canto come questa attività si sia ridotta rispetto a tre anni fa. Nel 2014 si erano raccolti 84,4 miliardi di euro dal gioco d’azzardo per un guadagno da parte dell’erario di 7,9 miliardi. Soltanto due anni prima, invece, era stato raggiunto un boom di incassi con 88,5 miliardi di euro. Al momento la situazione si è stabilizzata malgrado questo vizio rappresenti un costo esorbitante per tante famiglie italiane. È stato registrato anche un calo del numero delle slot machine. La regione d’Italia che spende di più in gioco d’azzardo è l’Abruzzo con 1.450 euro a testa giocati.
La segue il Lazio con 1.381 euro e l’Emilia Romagna con 1.371 euro. Tra le regioni che, invece, spendono meno c’è la Sicilia con 765 euro a testa e la Basilicata con 807 euro a persona. Per quanto riguarda la modalità di gioco gli italiano continuano a preferire recarsi nelle sale gioco o nei centri scommesse piuttosto che effettuare puntate online. Intanto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha annunciato su Twitter la partenza del decreto che istituisce l’Osservatorio per contrastare il gioco patologico che farà capo al il ministero della Salute e non più al ministero dell’Economia e delle Finanze. “Dopo avere proposto l’inserimento del gioco d’azzardo patologico tra le dipendenze che sono trattate dal Sistema sanitario nazionale nei servizi per le dipendenze – ha dichiarato il Ministro Lorenzin – rafforziamo le misure contro questo pericolosissimo fenomeno“.
Foto by Facebook