Insieme alla bella stagione, al caldo tanto atteso durante l’inverno e alle maglie a maniche corte, arrivano anche le indesiderate ma puntualissime zanzare. La pelle di circa il 20 per cento della popolazione risulta molto più appetibile a questi insetti rispetto ad un 80 per cento decisamente più fortunato. Al di là della genetica però, ci sono delle cose che favoriscono le punture di zanzara, come rivela il dottor Anjali Mahto intervistato dal Daily Mail. Una di queste è senza dubbio il colore degli abiti: le zanzare sono attratte dai colori scuri come il nero e il blu navy che le aiutano a individuare i loro obiettivi. È meglio, quindi, vestirsi con colori chiari come il bianco o colori pastello per ridurre questo rischio.
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Per le zanzare alcuni tipi di sangue sono più attraenti di altri. Un gran numero di persone, a seconda del loro tipo di sangue, secerne saccaridi o zuccheri attraverso la propria pelle che le zanzare sono in grado di percepire. Gli studi già nel 1972 evidenziarono che le zanzare sembrano preferire le persone con gruppo sanguigno 0. In effetti atterrano sulla pelle con gruppo sanguigno 0 quasi due volte più spesso di quelli di tipo A. Le zanzare sono attratte anche dall’anidride carbonica espirata, attraverso la quale sono in grado di rilevare le loro prede fino a 50 metri di distanza. Per lo stesso motivo anche le donne incinte sono più suscettibili alle punture perché espirano più anidride carbonica.
Ma cosa possiamo fare per ridurre il rischio di punture? Un prodotto chimico dagli effetti assicurati è il Diethyltouamide (DEET) che è probabilmente il repellente più efficace a disposizione. Ci sono anche diverse sostanze chimiche a base di piante in grado di offrire una certa protezione. Per alleviare le punture è utile fare degli impacchi a freddo ed è importante evitare di graffiare la pelle punta perché questo aumenta la possibilità di sviluppare infezioni.
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