L’acido acetilsalicilico, conosciuto da tutti con il nome commerciale di aspirina, non è soltanto utile quando si hanno i sintomi dell’influenza, ma può giocare un grande ruolo anche nella prevenzione di alcuni tipi di tumore, in particolare gastro-intestinale. La lotta contro il cancro può essere basata su un sano stile di vita, sul controllo periodico attraverso gli esami, ma anche sull’uso di farmaci particolari detti antinfiammatori non steroidi di cui l’aspirina ne è a capo. Durante il congresso dell’American Association for Cancer Research sono stati presentati nuovi dati riguardo agli effetti benefici dell’aspirina. Il gruppo di ricerca guidato da Yin Cao, della Harvard School of Public Health,ha dimostrato attraverso uno studio l’effetto preventivo di questo farmaco.
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I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a oltre 100 mila persone che si sono sottoposte a studi sul cancro a partire dagli anni ottanta fino ad oggi. Da questa indagine è emerso che il rischio di tumore diminuiva del 5 per cento del totale tra i pazienti che assumevano due o più aspirine a settimana. Anche in questo caso, come per altri studi effettuati in precedenza, si è osservato che la riduzione del rischio era più evidente per i tumori gastro-intestinali, in particolar modo per quelli del colon retto dove si è registrata una diminuzione delle probabilità di ammalarsi del 25 per cento. Non è emersa, invece, una correlazione tra l’aspirina e le altre forme di tumore.
Gli scienziati hanno dimostrato, poi, che un significativo effetto preventivo si manifesterebbe però solo dopo 16 anni di assunzione di aspirina in modo continuativo,e i suoi effetti svanirebbero a distanza di quattro anni da quando si sospende l’assunzione. Gli effetti positivi dell’aspirina sono legati alla sua attività anti-infiammatoria perché è in grado di bloccare gli enzimi che si mettono in moto quando nell’organismo vi è un’infiammazione cronica che può portare a cambiamenti nei tessuti e promuovere lo sviluppo del cancro.
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