La fedeltà fa bene non solo al rapporto di coppia, ma anche al cuore. È stato dimostrato, infatti, che essere sposati migliora le probabilità dell’uomo di vivere più a lungo, ma i mariti che hanno anche un’altra donna hanno cinque volte più probabilità di soffrire di malattie di cuore. Questo rischio, come suggeriscono i ricercatori, può essere dovuto a pressioni emotive e finanziarie che i maschietti devono “sopportare” se vogliono tenere il piede in due scarpe. Come accertato da diverse ricerche, gli uomini sposati soffrono meno lo stress, sono fisicamente più attivi e hanno una dieta migliore.
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Uno studio condotto, però, sulla poligamia nei paesi arabi, presentato all’Asian Pacific Congress of Cardiology 2015, ha esaminato la relazione esistente tra la presenza e la gravità delle malattia coronariche e il numero di mogli. I ricercatori hanno analizzato i pazienti affetti da angina in cinque ospedali in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti. Lo studio ha preso in esame 687 uomini sposati con un’età media di 59 anni. Di essi, il 56 per cento aveva il diabete, il 57 per cento aveva la pressione alta e il 45 per cento aveva una storia pregressa di malattia coronarica.
Circa i due terzi di questi uomini aveva una moglie (68 per cento), il 19 per cento aveva due mogli, il 10 per cento aveva tre mogli e il 3 per cento quattro mogli. La ricerca ha dimostrato che gli uomini che praticavano la poligamia avevano una possibilità 4,6 volte superiore di ammalarsi alle vie coronarie del cuore e di 3,5 volte di soffrire del restringimento dell’arteria principale sinistra. Avevano anche un rischio 2,6 volte maggiore di sviluppare la malattia coronarica microvascolare, che affligge le pareti dei piccoli vasi sanguigni nel cuore. Esiste dunque una correlazione tra l’avere più donne e la gravità dei problemi cardiaci dovuti, probabilmente, all’impegno economico ed emotivo dell’uomo.
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