Tatuaggi: il rischio di contrarre l’epatite C è più alto di quanto si creda

Con l’arrivo della stagione calda si mostra di più il proprio corpo e si riaccende la passione per i tatuaggi, ma i rischi di contrarre l’epatite C, malattia del fegato causata dal virus Hcv che, se non bloccato tempestivamente, può portare a complicanze quali la cirrosi e il tumore epatico, sono in agguato. La possibilità di contrarre questo virus è molto più alta di quanto creduto finora, almeno sei volte più del normale. Gli italiani amano moltissimo i tatuaggi: si stima che circa in milione e mezzo di loro abbiano un disegno permanente sulla pelle.

LEGGI ANCHE: LASER ADDIO: ADESSO PER RIMUOVERE I TATUAGGI BASTA UNA CREMA

Uno studio americano condotto da Fritz Francois della New York University Langone Medical Center ha dimostrato che il virus è molto più diffuso tra le persone tatuate rispetto alla popolazione generale. Secondo questa ricerca la probabilità che una persona con epatite C abbia fatto un tatuaggio è quattro volte superiore rispetto a un individuo sano. Dell’opinione che i tatuaggi siano una fonte di rischio di contrarre l’epatite è Carlo Federico Perno, docente di Virologia dell’Università di Roma Tor Vergata.

Se ormai le trasfusioni e i derivati del sangue sono sicuri – ha reso noto Perno  ai microfoni dell’Adnkronos salute- non si è azzerato il pericolo tatuaggi”. Quali sono, però, i sistemi per scegliere un centro sicuro? “Non abbiamo ancora purtroppo i controlli di qualità nei centri per tatuaggi, e questo è un problema che andrebbe ovviato, prima o poi. Certo optare per strutture con garanzie di sicurezza dal punto di vista dell’igiene è importante, quindi meglio evitare amici degli amici o persone che li fanno senza troppi controlli o all’angolo della strada: centri abbastanza grandi hanno garanzie maggiori che il lavoro venga fatto con aghi puliti e nel rispetto di norme igieniche”. Bisogna accertarsi che vengano usati aghi monouso, perché è proprio attraverso di essi che passano quantità piccolissime di virus.

Foto by Facebook

Gestione cookie