La pennichella fa bene: tutti i benefici del riposino pomeridiano

Aprile, dolce dormire. Con la primavera arriva quel bisogno di riposarsi subito dopo pranzo, quel torpore che ci coglie mentre stiamo mandando giù l’ultimo boccone. Per chi vive una vita frenetica può rappresentare una perdita di tempo, ma sono tanti gli studi che ne esaltano i benefici e ci invogliano a seguire le nostre sensazioni abbandonandoci per un po’ al riposo. Una delle ultime ricerche sull’argomento è stata condotta dalla Nasa che ha effettuato dei test sui piloti.

Coloro che facevano un riposino di almeno 25 minuti avevano una capacità di reazione più alta del 35 percento ed erano due volte più concentrati dei colleghi che non si lasciavano tentare dalla pennichella. Pare, infatti, che dormire per 40 minuti, che equivarrebbero a 19 minuti di sonno effettivo, riduca i tempi di reazione e migliori lo stato di vigilanza. Secondo gli studiosi americani, più si allunga il tempo dedicato al riposo pomeridiano, maggiori sono i benefici, fino ad arrivare a 60-90 minuti di sonno che equivalgono ad una dormita. Una ricerca tedesca pubblicata sulla rivista “Neurobiology of learning and memory”, poi, ha stabilito che il pisolino pomeridiano migliorerebbe la memoria: bastano 45 minuti a occhi chiusi per potenziare la memoria di 5 volte.

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Secondo questi scienziati tedeschi occorrerebbero 45-60 minuti per quintuplicare la memoria. La ricerca è stata condotta su 41 studenti ai quali è stato chiesto di imparare 90 parole e 120 coppie di parole che non avevano correlazione fra loro. In seguito gli alunni sono stati divisi in due gruppi: al primo è stato consentito di riposarsi un po’, all’altro è stato consegnato un dvd da guardare. Gli scienziati hanno poi verificato i livelli di apprendimento e il gruppo che aveva riposato ha mostrato i risultati migliori. L’ora ideale per la pennichella è compresa tra le 13 e le 16. Se si va oltre si rischia di compromettere la qualità del sonno notturno.

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