Sostituire lo zucchero con un altro dolcificante meno calorico, ma senza rinunciare al suo gusto, è sempre stato lo scopo di tanti ricercatori oltre al sogno dei golosi. Adesso questo obiettivo è stato raggiunto dai studiosi dell’Università di Napoli che, grazie alle biotecnologie, sono stati in grado di realizzare un nuovo super dolcificante proteico che sarà tremila volte più dolce dello zucchero, ma con zero calorie. Questo piccolo gioiello della tavola potrebbe fare il suo ingresso nel mercato nel giro di pochi anni.
Poche settimane fa gli stessi ricercatori hanno creato la start-up iSweetch che si pone come obiettivo quello di perfezionare il prodotto affinché possa diventare disponibile alle industrie alimentari e farmaceutiche sempre alla ricerca di nuove soluzioni per combattere diabete e obesità. “Per il nostro dolcificante – ha fatto sapere la ricercatrice Serena Leone – ci siamo ispirati ad una proteina dolce presente in natura, la monellina, che mezzo secolo fa è stata scoperta nelle bacche di un arbusto selvatico africano dai ricercatori del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, l’istituto da cui ha preso il nome”.
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La monellina ha un potere dolcificante elevato, ma è difficile da estrarre ed ha un’elevata instabilità dinanzi ad alte temperature. Ciò significa che non sarebbe possibile usarla per dolcificare ad esempio un caffè o un prodotto da forno. “Abbiamo dunque pensato di modificare lievemente la sua struttura molecolare – racconta Leone – sfruttando un processo di fermentazione portato avanti da batteri geneticamente modificati che ‘mangiano’ scarti alimentari”.
Attraverso queste modifiche la nuova proteina dolcificante ha raggiunt un’elevata stabilità anche alla temperatura di 100 gradi ed è diventata anche estremamente più dolce: un solo grammo equivale, infatti, a tre chili di zucchero. Questo progetto di ricerca è stato illustrato al ‘BioInItaly Investment Forum & Intesa San Paolo StartUp Initiative’, iniziativa nata per presentare i migliori progetti biotech italiani agli investitori italiani e stranieri.
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