Macchie della pelle: perché nascono? Come schiarirle naturalmente

Le macchie della pelle sono tra i più importanti segni dell’invecchiamento e rappresentano sicuramente uno tra gli effetti più sgradevoli e meno accettati da molte donne. Ma perché nascono? La causa principale è l’esposizione alla luce solare. La radiazione solare, infatti, stimola i melanociti, ossia cellule dell’epidermide che producono melanina e la distribuiscono sulla superficie cutanea. I melanociti con l’avanzare dell’età tendono ad “incepparsi”; così, la distribuzione di melanina non appare uniforme ed il viso si macchia di chiazze più chiare o più scure, e decisamente antiestetiche.

La melanina è un pigmento che la pelle produce proprio per difendersi dal sole. Un’esposizione eccessiva, ripetuta e scorretta, quindi, sollecita continuamente i melanociti e causa sovrapproduzione di melanina e una sua distribuzione irregolare, creando così piccole macchie scure. Oltre all’invecchiamento e alle radiazioni solari, le macchie della pelle possono essere causate da micro infiammazioni dei tessuti legate alla presenza di radicali liberi.

Per attenuare le macchie è possibile ricorrere a molti rimedi naturali, ma anche utilizzare prodotti schiarenti e depigmentati. Questa categoria di cosmetici è in grado di esprimere la propria azione stimolando il ricambio cellulare della cute che ha assunto una colorazione diversa. Tra i rimedi naturali in grado di attenuare le macchie troviamo la liquirizia che sembra capace di inibire l’attività dell’enzima tirosinasi (responsabile della produzione di melanina).

Anche il the verde e la camomilla hanno una buona funzione nel risolvere questo problema. Il the verde probabilmente potenzia l’inibizione della tirosinasi e la camomilla è giudicata capace di indebolire il processo che conduce alla melanogenesi stimolata dai raggi UV. Un altro alleato nella lotta alle macchie della pelle è l’estratto di semi dell’uva ursina, grazie alla sua capacità di inibire la produzione della melanina attraverso la competizione di legame con i recettori della tirosinasi.

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