Un grande traguardo è stato raggiunto dalla legislazione italiana sul tema dell’autismo. In attesa del passaggio alla Camera, ieri la commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato il testo del Ddl, frutto di un intenso lavoro di sistemazione e collaborazione con associazione di famiglie e di esperti. Provvedere ai bisogni del soggetto autistico e della sua famiglia, questo è l’obiettivo comune dichiarato. Lo scopo è quello di arrivare ad un testo normativo che sia espressione della tutela della salute, del miglioramento delle condizioni di vita e dell’inserimento nella vita sociale delle persone affette da autismo.
Il Ddl si concentra soprattutto sulla diagnosi precoce e sulla terapia riabilitativa, punti cardine intorno ai quali si sviluppano i quattro articoli che lo compongono. “La cura e l’abilitazione dei soggetti autistici è prevista, in tutte le fasce d’età, con particolare attenzione alla formazione di un approccio educativo-sanitario che sia, per quanto possibile, strutturato, completo e organico” spiega la relatrice Venera Padua.
L’obiettivo è quello di seguire i soggetti autistici dall’infanzia alla fase adulta attraverso “un approccio multidisciplinare, professionale ed integrato“, che garantisca un tenore di vita normale e che allievi le famiglie che fino adesso hanno sostenuto con le proprie forze i figli con questa patologia. Il finanziamento della legge sarà fornito dai nuovi Livelli essenziali di assistenza, che al momento sono oggetto di discussione delle Regioni. Si aspetta solo il via libera della commissione Affari Sociali della Camera. Si tratta di una grande passo avanti alla vigilia della giornata mondiale sull’Autismo. “Noi siamo fieri di aver approvato in deliberante la prima legge italiana sull’autismo. Abbiamo sancito che l’autismo è uno stato d’essere e non una malattia, e che le famiglie vanno aiutate“, precisa Emilia De Biase, presidente della commissione Sanità del Senato, rivolgendosi così al premier Matto Renzi “inserisca nel progetto Buona scuola anche il tema dell’autismo“.
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