Una mela al giorno toglie il medico di torno? In realtà ne servono due

Una mela al giorno toglie il medico di torno? In realtà no. Secondo un nuovo studio non ne basta una, ma ne servono due. A confermarlo è stato il progetto Ager Merlo i cui risultati sono stati presentati in Trentino e diffusi dal Messaggero. La ricerca ha fatto il punto sulle scoperte scientifiche più recenti che riguardano la qualità di questo frutto: lo studio è durato per ben quattro anni ed è stato finanziato con tre milioni da Fondazioni bancarie; hanno contribuito i ricercatori delle sedi universitarie di Milano, Padova, Bologna ed Udine, senza contare i due istituti di ricerca CReSO e Fondazione Mach con il coordinatore Riccardo Velasco.

L’obiettivo era quello di studiare le conseguenze del consumo di mele su dei volontari affetti da moderata ipercolesterolemia. Quaranta persone hanno assunto così due mele al giorno per due mesi ed i primi risultati dimostrano che il loro consumo è in grado di abbassare del tre per cento (in media) il colesterolo totale ed anche quello ldl per il quattro per cento: “Si sta ora completando – ha detto l’esperta Francesca Faval’analisi di altri importanti fattori di rischio di malattie cardiovascolari, quali la funzionalità vascolare e l’elasticità delle arterie“. Dopo aver mangiato le mele nel corpo si è misurato un aumento significativo di sostanze antiossidanti.

Ma sapete che il “frutto del peccato” è anche un cibo afrodisiaco? Infatti stimola il piacere femminile – almeno secondo una ricerca dell’Università di Firenze condotta dal team del Prof. Riccardo Bartoletti – ed aiuta la donna a raggiungere più facilmente l’orgasmo. Questo clamoroso effetto sarebbe da attribuire alla florizina, la quale ha una struttura simile a quella dell’estradiolo, ovvero l’ormone femminile coinvolto nella lubrificazione vaginale. Consumare abitualmente mele stimolerebbe quindi questo ormone a lavorare di più, aiutando in questo modo la donna a provare più piacere durante il rapporto sessuale.

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