Mastoplastica additiva: con una nuova tecnica le cicatrici non si vedono più

Aumentare il volume del seno per far crescere parallelamente anche la propria autostima. Sono sempre di più le donne insoddisfatte del proprio corpo perché si ritrovano ad avere delle forme che non coincidono con il loro ideale di bellezza. Questo, inevitabilmente, comporta anche una riduzione dell’autostima e l’aumento dell’insoddisfazione.

Il primo imputato è, naturalmente, il décolleté simbolo per eccellenza della femminilità. Per questo l’intervento di mastoplastica additiva (l’aumento del seno) è, nell’ambito della chirurgia estetica, il più richiesto dalle donne di ogni età a livello mondiale, secondo le stime dell’associazione Isaps (Società internazionale di chirurgia plastica estetica).

Per aumentare il volume del seno sono 3 le tecniche utilizzate: la prima prevede l’accesso mediante una incisione periareolare, la seconda un’incisione sotto il solco mammario e la terza attraverso l’accesso a livello del cavo ascellare. Tra tutte quest’ultima è quella meno utilizzata, pur presentando notevoli vantaggi”, ha spiegato a Velvet Body il dottor Erminio Mastroluca, chirurgo plastico estetico, direttore del settore chirurgia della clinica romana Villa Anna Maria.

Per valutare l’idoneità della paziente a questa tecnica, si esegue un esame obiettivo in cui si valuta il cavo ascellare, la pigmentazione dell’areola e la presenza o meno del solco mammario. Ogni paziente è unica – ha chiarito ancora il chirurgo – e presenta una propria specifica anatomia secondo la quale il medico deve scegliere e personalizzare la tecnica più corretta per ogni singolo caso”.

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L’utilizzo dei migliori materiali presenti sul mercato, di prodotti bio-tecnologicamente avanzati e di procedure chirurgiche raffinate e all’avanguardia, garantiscono che ogni suo intervento chirurgico venga eseguito in maniera assolutamente sicura. “L’incisione trans-ascellare permette l’inserimento della protesi mammaria attraverso l’incavo delle ascelle. Una tecnica che ha il grande vantaggio – ha concluso Mastroluca – di localizzare le cicatrici non sul seno ma nell’incavo ascellare, annullando così l’unico vero problema della mastoplastica additiva: la cicatrice visibile”.

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